Jacopo Rubino - XPB ImagesNovità concrete sulla questione più suggestiva, le power unit 2026, non ci sono state. Su budget cap e porpoising invece sì: a Spielberg, prima che partissero le prove libere, si è riunita la F1 Commission presieduta dal capo della FIA, Mohammed Ben Sulayem. Sul fronte economico è stato deliberato un aumento del tetto spesa stagionale, mentre viene rinviata al Gran Premio del Belgio (28 agosto) l'implementazione delle normative per limitare lo "spanciamento" delle vetture a effetto suolo.
Per quanto riguarda il budget cap, si discuteva da settimane di innalzare della soglia di 140 milioni di dollari di fronte all'aumento dell'inflazione e ai costi della logistica, dovuto alla congiuntura internazionale. Su questo tema c'era una spaccatura: i grandi team hanno premuto per allargare i cordoni della borsa, ma trovando l'opposizione dei "rigorosi", come Alpine e Alfa Romeo. Alla fine, con nuove scuderie a favore (più Liberty Media), è passata la proposta della Federazione di far salire il tetto di spesa del 3,1 per cento, valore legato agli indici già definiti nella disciplina finanziaria del campionato: corrisponde a circa 4 milioni.
Per risolvere il problema del porpoising, alle squadre verrà concesso più di tempo di quanto prospettato inizialmente, con tutta la pausa estiva per adeguare il fondo e il pattino inferiore delle monoposto. Questo "consentirà una applicazione equa delle metriche per misurare le oscillazioni verticali", ha sottolineato la FIA.
La prima direttiva tecnica in materia, motivata da ragioni di sicurezza e di tutela della salute dei piloti, era stata emessa
alla vigilia della gara in Canada. Da lì i delegati tecnici hanno cominciato a raccogliere dati per definire un criterio con cui stabilire l'entità delle oscillazioni verticali, attraverso cui capire quali squadre dovrebbero modificare i propri assetti, magari a discapito delle prestazioni. Ma prendendo due piccioni con una fava, la FIA sta anche tenendo d'occhio i livelli di flessione dei fondi, come comunicato con un'altra direttiva tecnica alla vigilia di Silverstone: c'è il sospetto che qualche vettura stia sfruttando una zona grigia del regolamento, peraltro rischiando di "falsare" le misurazioni anti-porpoising.
Già in Gran Bretagna aveva espresso la propria insoddisfazione verso questo tipo di approccio Christian Horner, team principal Red Bull: "Il criterio è molto complicato e sembra che si dia alla FIA sempre più potere di dettare gli assetti. È una strada pericolosa da intraprendere". Jost Capito della Williams, invece, aveva sottolineato: "La proposta è troppo complicata, dobbiamo trovare soluzioni più semplici per lavorare sui set-up e rispettare comunque le regole". Da Spa si vedrà.