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5 Ott [15:23]

Buriram, gara: Nakajima-Rossiter al top
Caldarelli OK, Quintarelli KO

Filippo Zanier

Gara a due volti a Buriram: un canovaccio favorevole alla Nissan e a Ronnie Quintarelli nella prima metà della corsa, poi completamente ribaltato in favore della Lexus dopo i pit-stop a causa di ritiri, contatti e colpi di scena a non finire. Una situazione insolita, che alla fine per fortuna dei nostri colori ha comunque giocato a favore dell'altro italiano che si sta giocando il titolo del campionato giapponese, Andrea Caldarelli. Con una vettura gravata da ben 56 chili di zavorra il pilota pescarese ieri aveva dovuto incassare una qualifica opaca, ma oggi ha saputo ribaltare la situazione conquistando insieme al compagno Daisuke Ito un quarto posto che vale oro, dato che lo mantiene secondo in classifica generale ad appena tre punti dalla vetta.

Il modo in cui si è arrivati al risultato che tiene prepotentemente Andrea in corsa per il titolo, però, è stato come detto tutt'altro che lineare. Dopo il via e i primi giri, infatti, la lotta per la vittoria sembrava una partita da giocare tutta in casa Nissan, con Satoshi Motoyama e Michael Krumm impegnati a sfidarsi in staccata curva dopo curva. Alle loro spalle, è apparso subito evidente che la GT-R di Ronnie Quintarelli, rallentata del restrittore e dalla zavorra che gli spettavano in quanto leader del campionato (in totale 60 chili) non sarebbe stata in grado di seguire le due gemelle in testa alla gara, ma il pilota veronese ha fatto di necessità virtù: inizialmente ha ingaggiato un bel duello con Kousuke Matsuura, veloce con la leggerissima Honda NSX del team Nakajima, ma poi ha preferito pensare al campionato lasciando via libera al rivale ed installandosi in quarta piazza, da dove ha tenuto sotto controllo il distacco dalla zona podio riavvicinandosi al terzo posto verso la fine del proprio stint.

Davanti, intanto Matsuura ha continuato a stupire: il pilota della Honda ha infatti passato anche Krumm, prendendosi il secondo posto e girando su un ritmo buono addirittura per giocarsi la vittoria finale. Dal trentesimo giro in poi, in pratica dopo l'inizio dei pit-stop, lo scenario della gara è però cambiato rapidamente: due pit-stop non rapidissimi dei team Kondo e Nismo al giro 33 sono infatti costati secondi preziosi a Daiki Sasaki e Tsugio Matsuda, che avevano rilevato al cambio pilota rispettivamente Krumm e Quintarelli, mentre peggio è andata a Matsuura che nel corso della tornata successiva ha visto la sua gomma posteriore sinistra esplodere letteralmente, con danni alla carrozzeria talmente ingenti che hanno costretto il team a ritirare la NSX senza che Vitantonio Liuzzi potesse completare un singolo giro.

Gli imprevisti non sono finiti perché al 40° passaggio, dopo essere stato appena superato da Sasaki, Matsuda ha speronato una Mercedes di Classe GT300 in fase di doppiaggio mandandola in testacoda e come conseguenza, oltre a danneggiare l'anteriore della propria vettura, ha ricevuto un drive through. La penalità ha fatto scivolare la Nissan del team Nismo in decima posizione, una battuta d'arresto pesantissima per le ambizioni di campionato del pilota giapponese e di Quintarelli, soprattutto tenendo conto che la vettura con cui erano in lotta, la n° 24 di Krumm-Sasaki, ha chiuso la gara in seconda piazza. Un potenziale podio buttato via quindi, almeno undici punti che rischiano di pesare tantissimo quando tra circa un mese si chiuderanno i conti.
Pochi giri dopo, poi, sono arrivate altre brutte notizie per la Casa di Yokohama: la vettura del team Mola, che stava guidando la gara con autorevolezza dopo un ottimo primo stint da parte di Satoshi Motoyama, ha infatti iniziato a procedere lentamente al 49° passaggio a causa di un problema tecnico, venendo progressivamente sopravanzata dall'intero gruppo.

In quello che si è rivelata una gara drammatica per Nissan e Honda, a godere è stata la Lexus e in particolare il team Tom's. La squadra guidata da Masanori Sekiya è stata perfetta soprattutto nello scegliere una strategia differente rispetto alla concorrenza al pit-stop: con entrambe le vetture attardate da qualifiche men che ideali (dodicesimi Nakajima Rossiter, tredicesimi Caldarelli-Ito) il team ufficiale di Casa Toyota ha infatti deciso di rischiare il tutto per tutto e non cambiare gli pneumatici in occasione del pit-stop. Dopo che già Andrea Caldarelli e James Rossiter avevano fatto la propria parte rimontando nel primo turno di guida (due posizioni recuperate già in partenza per il pescarese), il tempo risparmiato evitando il cambio gomme ha permesso alle due Lexus di tornare prepotentemente in lotta per il successo finale, coadiuvate da pneumatici Bridgestone che non hanno patito l'usura. Questo ha permesso a Kazuki Nakajima di inanellare tempi record in sequenza e portarsi in testa, andando a vincere in coppia con Rossiter la seconda gara consecutiva dopo la 1000 km di Suzuka. Ito, dopo una bella lotta con le Nissan superstiti di Sasaki e Joao Paulo De Oliveira ha invece chiuso quarto.

Ora la situazione di campionato vede Rossiter davanti a tutti con 67 punti, seguito ad appena tre lunghezze da Caldarelli-Ito. Quintarelli-Matsuda sono a quota 61 seguiti da vicinissimo da Yasuda-De Oliveira a 60.

Buriram, domenica 5 ottobre, gara

1. Rossiter-K.Nakajima (Lexus RC-F) - Tom's - 66 giri in 1.37'58"987
2. Krumm-Sasaki (Nissan GT-R) - Kondo - 1"980
3. Yasuda-De Oliveira (Nissan GT-R) - Impul - 6"689
4. Ito-Caldarelli (Lexus RC-F) - Tom's - 16"463
5. Yamamoto-Makowiecki (Honda NSX) - Dome - 33"849
6. Wakisaka-Sekiguchi (Lexus RC-F) - Bandoh - 35"130
7. Ishiura-Jarvis (Lexus RC-F) - Sard - 1'06"957
8. Kogure-Mutoh (Honda NSX) - Kunimitsu - 1'08"424
9. Oshima-Kunimoto (Lexus RC-F) - LeMans - 1'10"954
10. Matsuda-Quintarelli (Nissan GT-R) - Nismo - 1'13"327
11. Tachikawa-Hirate (Lexus RC-F) - Cerumo - 1'13"954
12. Tsukakoshi-Kaneishi (Honda NSX) - Real - 10 giri
13. Motoyama-Yanagida (Nissan GT-R) - Mola - 17 giri

Ritirati
33° giro - Liuzzi-Matsuura
25° giro - D.Nakajima-Baguette

Il campionato
1. Rossiter 67 punti; 2. Caldarelli-Ito 64; 3. Quintarelli-Matsuda 61; 4. Yasuda-De Oliveira 60; 5. K.Nakajima 59; 6. Naoki Yamamoto 53; 7. Oshima-Kunimoto 44; 8. Makowiecki 42; 9. Tachikawa-Hirate 39; 10. Krumm-Sasaki 27.