Jacopo Rubino - XPB ImagesÈ arrivato l'esito delle analisi Pirelli sui cedimenti dei pneumatici posteriori sinistri di Max Verstappen e Lance Stroll al Gran Premio dell'Azerbaijan di Formula 1: l'azieda italiana ha ufficialmente affermato come i problemi siano riconducibili "alle condizioni di utilizzo degli stessi", facendo intendere che Red Bull e Aston Martin possano aver agito su pressioni e temperature in modo rischioso.
"In entrambi i casi, i pneumatici mostrano una rottura circonferenziale sul fianco interno, fenomeno che può essere riconducibile alle condizioni di utilizzo degli stessi", si legge più dettagliatamente nel comunicato ufficiale, "nonostante siano stati rispettati i parametri di partenza prescritti su pressioni minime e temperatura massima delle termocoperte".
Questo perché nel regolamento F1 c'è (o c'era) una zona grigia: i team devono attenersi a una pressione minima quando le coperture vengono montate sulle auto, ma non ci sono più controlli una volta che si scende in pista. Da lì squadre possono quindi trovare un modo per far scendere i valori di gonfiaggio in base alle proprie esigenze d'assetto, aumentando tuttavia le sollecitazioni sulle gomme.
Viene confermata
l'ipotesi emersa in anticipo qualche giorno fa, legata appunto alle pressioni, mentre è stata esclusa la variabile detriti tenuta inizialmente in considerazione. "Le verifiche non hanno evidenziato, su nessun pneumatico, alcun difetto di produzione o qualità, né segni di affaticamento o delaminazione", ha inoltre sottolineato Pirelli dopo gli studi effettuati nel quartier generale di Milano.
Messa più o meno velatamente sul banco degli imputati, la Red Bull ha prontamente risposto con un'altra nota, in cui si ribadisce: "Abbiamo sempre aderito ai parametri Pirelli e continueremo a seguire le loro indicazioni".
Per scongiurare altri episodi simili, comunque, i controlli sulle pressioni dei pneumatici diventano subito più severi, con una direttiva tecnica consegnata dalla FIA a tutte le scuderie che sarà valida già dal Gran Premio di Francia di questo weekend. I pneumatici verranno esaminati anche dopo il loro impiego: per prove libere e qualifiche la procedura avverrà a campione, per la gara si analizzerà ogni treno, per essere certi che le pressioni siano state mantenute entro i parametri stabiliti. Ovviamente saranno vietate operazioni di ri-gonfiaggio, e in caso di numeri fuori limite o di violazioni delle linee guida potrà scattare una segnalazione ai commissari.