Jacpo RubinoLa FIA ha aperto la strada al prossimo ciclo tecnico della Formula 4. Con il Consiglio Mondiale che si è svolto a Ginevra venerdì 7 marzo è stata ufficializzata l'introduzione della seconda generazione di monoposto a partire dal 2021: la novità principale sarà la presenza obbligatoria dell'Halo a protezione dell'abitacolo, seguendo gli standard delle categorie superiori che conducono alla F1.
L'italiana Tatuus, costruttore di riferimento nella categoria (equipaggia la serie tricolore, e quelle di Germania, Spagna ed Emirati Arabi) è già al lavoro sul progetto, come ha confermato a Italiaracing il numero uno Gianfranco De Bellis: "Da più di un anno", specifica ai nostri microfoni. “Adesso stiamo sistemando i piccoli dettagli, sfruttando tutte le nostre forze, per completare il progetto entro fine marzo".
Un tale anticipo è dovuto al fatto che la stessa Federazione, rispetto ai piani passati, aveva deciso di posticipare le nuove auto dal 2020 al 2021. Ci sarà però una fase transitoria, così da rendere il passaggio meno impegnativo per gli organizzatori e per le squadre: fino alla fine del 2023 i vari campionati potranno continuare con le auto di prima generazione, e i due regolamenti tecnici saranno validi in parallelo.
La prima F4 con Halo, per la cronaca, è già scesa in pista a fine 2019: si trattava del modello che KCMG ha realizzato appositamente per i FIA Motorsport Games disputati a Vallelunga, doppiamente interessante perché spinta dal propulsore Abarth-Autotecnica accoppiato ad un sistema microibrido da 12 kilowatt prodotto dalla Magneti Marelli.
Pure Tatuus, così come gli altri telaisti (a cominciare dalla francese Mygale), realizzerà uno chassis completamente inedito: l'installazione dell'Halo non permette infatti una semplice evoluzione dell'attuale T014, sul mercato dal 2014. "Siamo partiti da un foglio bianco, si noteranno subito le differenze. La scocca ad esempio sarà più grande e più lunga", anticipa De Bellis. L’aumento di peso verrà compensato da un maggior carico aerodinamico e da motori con più cavalli, oltre che da un affinamento di parecchie componenti sottopelle.
Vedremo le nuove F4 in gara appena consentito? "Noi pensiamo di sì", dice fiducioso De Bellis. "Credo che gli organismi nazionali e i promotori vogliano farsi trovare preparati. Per i giovani piloti la F4 è il primo impegno agonistico dopo il karting, a mio parere è fondamentale offrire un prodotto dai massimi requisiti di sicurezza".