29 Gen [8:57]
Daytona, dopo metà gara
Dominio Acura, Ferrari KO
Marco Cortesi
Dopo la prima metà gara, la 24 Ore di Daytona, prima tappa della nuova generazione endurance con l'introduzione delle vetture LMDH, o GTP come è stata chiamata la classe negli USA, vede un dominio importante del team Meyerqq Shank Racing e dell'Acura ARX-06. La vettura sviluppata dalla branca americana di Honda ha condotto lunghi tratti e ha anche rimontato quando si è trovata ad inseguire per la sostituzione del cofano e per la strategia del cambio gomme. Protagonista Tom Blomqvist, che ha messo a segno una prova impressionante insieme al compagno Colin Braun e al duo IndyCar Simon Pagenaud-Helio Castroneves.
Porsche, BMW e Cadillac sembrano un gradino sotto e non ha aiutato il problema che ha tolto di mezzo subito la "M" numero 25 del Rahal Letterman Racing. Al momento, all'inseguimento ci sono le tre Cadillac e la Porsche numero 6 di Jaminet-Tandy-Cameron. Un problema elettrico ha fatto perdere 20 giri alla numero 7 di Roger Penske. In difficoltà anche l'altra Acura, quella del team WTR-Andretti, che ha perso 3 giri poco dopo metà corsa.
In LMP2, alla metà gara al comando c'era la vettura del team Proton capitanata da Gimmi Bruni e che vede al volante anche Francesco Pizzi, Fred Poordad e James Allen. Le Oreca di vertice della categoria sono tuttavia molto vicine e si avvicendano a seconda della strategia e della presenza di piloti "pro-am"
GT a tre velocità con un BOP da discutere
Le classi GT stanno vivendo una gara a due velocità, anzi a tre, con alcune vetture chiaramente più competitive in termini di tempi sul giro. L'IMSA ha negato prima della gara un adattamento del BOP e come risultato, Mercedes, Aston Martin, Lexus, Corvette e McLaren sono le uniche a girare sul piede del minuto e 46. In GTD-Pro al comando è l'Aston del team Heart Of Racing con Gunn-Riberas-Pittard, mentre in GTD, a pochi decimi dalla vettura leader in Pro, c'è la Mercedes del team Korthoff. Tuttavia, anche in questo caso la lotta è molto serrata.
Un passo indietro ci sono le Lamborghini: la casa di Sant'Agata ed il team Iron Lynx non hanno potuto abbattere il muro del minuto e 47 e anche per questo è notevole la quarta piazza che occupano in GTD-Pro con Caldarelli-Bortolotti-Pepper-Grosjean. A dispetto del BOP, la numero 63 è ancora a pieni giri.
Nella stessa situazione c'erano le Ferrari. C'erano perché le due vetture di punta sono ormai fuori dalla lotta: la 296 del team Risi ha avuto problemi sia in pista sia ai box e come infrazioni regolamentari, mentre quella del Cetilar Racing è stata colpita dopo poco più di un'ora e ha riportato una rottura del fondo che non è stato possibile sistemare. La migliore delle nuove vetture di Maranello, costruite da Oreca, è undicesima in GTD con Mann-Perez-Molina-Castellacci.
C'è poi il capitolo-tragedia Porsche. Le 911, che già avevano mostrato problemi di velocità, non scendono sotto il minuto e 48. Anche in questo caso, la risposta a un aggiustamento del BOP è stata un secco no. Le uniche speranze sono riposte nei guai altrui. Una gara perfetta ha portato il team Pfaff al quinto posto in GT Daytona.