Jacopo Rubino - XPB ImagesDieci anni nel Mondiale di Formula 1. È il traguardo che raggiunge Daniel Ricciardo in questo weekend a Silverstone: l'australiano debuttò infatti a stagione 2011 in corso, quando la Red Bull che ne sosteneva la carriera "acquistò" un sedile del piccolo team HRT per fargli fare esperienza. Ricciardo, nel frattempo, era ancora impegnato in Formula Renault 3.5, dove era diventato vicecampione 2010, e si era già portato a casa il titolo di British F3. Insomma, era uno dei prospetti più interessanti in circolazione.
Premesse confermate: dopo la breve gavetta nella scuderia spagnola, all'epoca Cenerentola della griglia, Ricciardo fu lanciato in Toro Rosso e poi in Red Bull Racing, affermandosi in fretta fra i top driver del Circus con vittorie, 7 in tutto, 2 pole-position a Montecarlo, tanti podi, grandi sorpassi, e ovviamente una simpatia innata che lo ha reso tra le figure più popolari anche a motori spenti. Di fronte all'ascesa di Max Verstappen, Daniel in vista del 2019 decise però di uscire dall'orbita della multinazionale austriaca e accettare la corte della Renault.
Quindi un altro cambio, il passaggio in McLaren con l'accordo firmato nel 2020 durante il lockdown, creando un binomio attesissimo anche considerando il passaggio della squadra alla power unit Mercedes, la migliore del lotto. L'avventura di Ricciardo a Woking, tuttavia, è cominciata in modo più difficile del previsto, con alcune prestazioni davvero deludente. Specialmente al cospetto del compagno Lando Norris, fin qui davvero fortissimo.
Il decennale in F1, per Ricciardo, arriva così in una fase delicata. Le aspettative della vigilia erano ben superiore. Al Gran Premio d'Austria qualche segnale di ripresa è arrivato: la qualifica è stata ancora negativa, con l'eliminazione in Q2, ma in gara ecco la rimonta fino al settimo posto. "Ne avevo bisogno, avevo bisogno di divertirmi: non conta realmente la posizione, si trattava di dare battaglia. Quella era la cosa più importante", aveva commentato dopo il traguardo. "A volte ci si dimentica, in qualsiasi occupazione si abbia nella vita, che il divertimento è la cosa più importante". Segno che, nonostante un sorriso quasi d'ordinanza, questo periodo ha messo un po' in crisi Daniel.
"In Austria ho trovato un po' più fiducia con la macchina, adesso dobbiamo trasformarla in miglioramenti in pista e battagliare per belle posizioni", ha raccontato alla vigilia della trasferta in Gran Bretagna. Magari, da adesso, la stagione prenderà la direzione giusta.