Jacopo RubinoAudi a fine 2020 lascerà il DTM. Una scelta che si temeva, in discussione già da alcune settimane, e oggi resa ufficiale: adesso è l'intero campionato a rischiare seriamente di non avere un futuro. La sola BMW nel 2021 non potrà certo bastare, perché la serie sopravviva serviranno decisioni drastiche da parte del boss Gerhard Berger. Solo qualche giorno fa riportavamo dell'idea di
adottare il regolamento GT3, suggerita dal campione 1990 Hans-Joachim Stuck.
Due i motivi che hanno convinto i dirigenti di Ingolstadt per l'addio: il quadro economico mutato a causa dal Coronavirus, ma soprattutto la volontà di spingere sulla propulsione elettrica, seguendo l'approccio della sorella Volkswagen che aveva già tagliato il programma TCR. La casa dei Quattro Anelli destinerà perciò ancora più risorse sulla Formula E, che già la Mercedes aveva preferito alla permanenza nel DTM.
"Audi ha plasmato il DTM e il DTM ha plasmato Audi, questo dimostra il potere tecnologico ed emotivo del motorsport", ha affermato Markus Duesmann, presidente del consiglio di amministrazione. "Con questa energia, ci stiamo trasformando in un fornitore di mobilità elettrica sportiva e sostenibile. La Formula E offre una piattaforma molto attrattiva per questo scopo, e a complemento stiamo valutando altri formati agonistici".
Quella che dovrà iniziare, seppur con le incertezze provocate dall'emergenza sanitaria, sarà quindi l'ultima stagione Audi nella categoria. L'esordio avvenne nel 1990, vincendo subito grazie alla trazione integrale, nel 1992 il primo disimpegno. Poi il definitivo ritorno nel 2000, alla rinascita della serie. In tutto sono arrivati 23 titoli (11 piloti), 114 vittorie, 106 pole-position. Audi è per giunta campione in carica, dopo aver surclassato la rivale BMW nel primo anno dei regolamenti tecnici Class 1, studiati assieme al Super GT giapponese.
"Speriamo che la situazione migliori presto e sia possibile disputare qualche gara", ha sottolineato Hans-Joachim Rothenpieler, altro membro del cda aziendale. "Lo meritano i fans, ITR, i nostri piloti e le nostre squadre che adesso avranno il tempo per riposizionarsi dopo il 2020".