Jacopo RubinoSebastian Vettel alla Mercedes nel 2021? Possibile. O meglio, non impossibile, visto che il team principal Toto Wolff continua a non chiudere la porta. "Ovviamente un pilota tedesco su una macchina tedesca sarebbe una grande storia per il marketing", ha dichiarato in una intervista all'emittente austriaca ORF. E già dopo l'ufficializzazione del divorzio dalla Ferrari, avvenuta martedì, aveva affermato: "Guardando al futuro, dobbiamo essere leali con i nostri attuali piloti. Ma ovviamente dobbiamo tenerlo in considerazione: è un grande pilota, una grande personalità e una risorsa per qualunque squadra. Nessuno può ignorare un quattro volte campione del mondo sul mercato".
Sembrano parole che vanno oltre la semplice "diplomazia" sull'argomento. La carta Vettel, per Wolff, può avere diversi significati, al di là di un interesse per il suo valore sportivo che sarebbe legittimo. Potrebbe essere un semplice elemento "strategico", per dettare legge nelle trattative per il rinnovo di Lewis Hamilton, ma anche di Valtteri Bottas. O anche per dare un messaggio di forza alle scuderie rivali, all'intero ambiente del Circus. Una coppia Hamilton-Vettel sarebbe esplosiva, portando almeno 10 titoli iridati nello stesso box, a costo di replicare la rivalità già vissuta con Nico Rosberg. Dall'altro lato, Seb avrebbe un'occasione impareggiabile per ribadire ai detrattori di essere sempre un top driver.
Wolff, comunque, ha precisato: "C'è l'opzione Vettel, ma non è la prima nella nostra agenda. Ci dobbiamo concentrare sui nostri piloti, capire cosa fare con George Russell". La Williams farebbe probabilmente carte false per tenerlo ma, dopo un periodo di gavetta accettabile, la Mercedes rischierebbe di sprecarne il talento. Il britannico fa parte della leva dei vari Charles Leclerc, Lando Norris e Alex Albon, suoi avversari sin dai tempi del karting e delle serie minori, già capaci di dimostrare il proprio valore in F1 grazie a monoposto competitive.
La decisione sulla prossima line-up Mercedes, comunque, non è attesa in tempi brevi. Wolff vuole evitare lo scenario in cui si troveranno la stessa Ferrari, la McLaren (con Carlos Sainz) o la Renault (con Daniel Ricciardo), che avranno un separato in casa per l'intera stagione 2020. "È qualcosa difficile da gestire, ad esempio per lo sviluppo della macchina, non vogliamo metterci in una situazione così", ha spiegato. E su Vettel, Wolff ha aggiunto: "Sebastian ha tutto sotto controllo, può decidere da solo se ritirarsi o rimanere con un altro team. Ci sono ancora dei sedili interessanti".