Jacopo Rubino - Photo4Il prossimo 26 marzo, cinque giorni prima del Gran Premio del Bahrain, FIA e Liberty Media illustreranno ai team di Formula 1 i piani per la rivoluzione del 2021. Jean Todt, presidente della Federazione, e Chase Carey, amministratore delegato della FOM, lo hanno confermato in conferenza stampa a Melbourne. "Ci sarà un incontro dello Strategy Group e della F1 Commission. Dovremmo essere pronti con il pacchetto complessivo e con gli aspetti commerciali ed economici", ha spiegato Todt.
Nell'elenco c'è anche il tetto ai budget, iniziativa che il manager francese considera "già ben definita", ma che da tempo divide divide gli animi nel paddock. "Alle squadre abbiamo inviato le regole sui motori qualche giorno fa, ci sono i regolamenti sul telaio e sulla governance del campionato. Dovremmo poterne discutere il 26 marzo", ha poi aggiunto. In verità, non resta molto tempo a disposizione: il Codice Sportivo impone la firma a non più di 18 mesi dal 2021, quindi entro il 30 giugno. E bisognerà mettere d'accordo tutti.
Fra le idee per il 2021 c'è anche l'introduzione di una
trasmissione standard per quattro stagioni, con un bando di fornitura che in origine sarebbe dovuto scadere ieri, giovedì 14 marzo. I termini sono stati però prorogati fino a martedì 19, come ufficializzato dalla FIA. È ormai pubblico l'interessamento della specialista Xtrac, che di F1 ha già una certa esperienza, oltre a essere coinvolta in tante altre categorie. Ma in corsa potrebbe esserci anche uno fra gli attuali team in griglia. Del resto, dal 2008 la centralina unica è prodotta dal gruppo McLaren.
Secondo Carey, le modifiche regolamentari potrebbero realmente incoraggiare l'ingresso di nuove scuderie: "È certamente un obiettivo, ci sono state delle espressioni di interesse qualora creassimo la struttura adatta". Di recente, Todt aveva manifestato il desiderio di un
Mondiale a 12 scuderie, rispetto alle 10 odierne. Per entrambi, comunque, il criterio base "è la qualità, non la quantità". Difficile, invece, attendersi nuovi motoristi pronti a sfidare Ferrari, Mercedes, Renault e Honda: "Abbiamo una base solida, ma siamo sempre aperti ad averne di più", ha in ogni caso sottolineato Carey.