9 Feb [12:33]
F1 in TV, 2020 a testa alta:
calo minimo nonostante il Covid
Jacopo Rubino - XPB Images
La Formula 1 in TV ha retto benissimo l'onda d'urto del Coronavirus, anche meglio del previsto: quella che era una sensazione, ora è confermata dai dati ufficiali. Lo scorso anno la media di telespettatori per gara è calata solo del 4,5% rispetto al 2019, ma è rimasta comunque superiore alle sette stagioni precedenti. Per Liberty Media può essere considerato un altro successo nella gestione della pandemia, che ha costretto a rinviare da marzo a luglio l'inizio del Mondiale e a prendere una serie di contromisure, tra cui un calendario ampiamente modificato.
Non inganni quindi il calo di audience complessiva, dagli 1,9 miliardi del 2019 agli 1,5 del 2020, in quanto figlio principalmente del minor numero di Gran Premi disputati (21 contro 17). Per la cronaca, la corsa più seguita dell'ultimo campionato è stata quella in Ungheria, con quasi 104 milioni di spettatori, il 7% in più rispetto all'edizione di due anni fa.
"I numeri del 2020 mostrano la forza e la determinazione del nostro sport. Abbiamo assistito a una riduzione solo marginale degli ascolti televisivi, causata da varie ragioni ma chiaramente dovuta a un calendario più breve e più limitato geograficamente. Sappiamo di avere una base di appassionati incredibilmente solida e in crescita per il futuro. Siamo orgogliosi di quanto raggiunto", ha sottolineato Stefano Domenicali, che dal 1° gennaio ha ereditato le redini del Circus da Chase Carey.
Per la proprietà americana, anche l'approccio alle piattaforme digitali continua a pagare: la F1 risulta adesso la seconda lega sportiva globale per crescita dei follower, arrivando fino a 35 milioni, e ha registrato un incredibile +99% nel coinvolgimento degli utenti. Fattore determinante, l'offerta di contenuti video che ha prodotto quasi 5 miliardi di visualizzazioni, ma un contributo viene anche dalle competizioni virtuali che in tempi di COVID-19 hanno conosciuto una significativa spinta.
È plausibile che il buon lavoro sui vari social network (i "classici" Facebook, Instagram, Twitter, ma non solo) abbia permesso di tenere alta l'attenzione sulla F1 nei momenti di stop, o durante la stagione, così come di avvicinare le fasce d'età più giovani, fondamentali. Ben fatto, quindi, come ha inoltre certificato un sondaggio su un campione di 6000 fans: secondo il 72% la qualità della F1 sta migliorando, il 68% ritiene che con Liberty Media sia in buone mani, il 90% che i protocolli anti COVID-19 applicati per tornare a correre siano stati validi. Da qui si riparte.