Jacopo RubinoAttorno al secondo sedile McLaren sembrano crearsi gli scenari più interessanti per il mercato piloti 2023 di Formula 1, vista la stabilità nei top team. C'è un australiano che non rende come atteso, Daniel Ricciardo, e un australiano (anche lui di origini italiane) che potrebbe sostituirlo, Oscar Piastri. Il campione in carica della F2 è pupillo Alpine, a Silverstone era atteso l'annuncio del suo "prestito" alla Williams per debuttare in griglia nella prossima stagione, ma forse sta bollendo in pentola qualcos'altro.
Dal 1° luglio, stando ai ben informati, Piastri è libero di guardarsi in giro assieme al suo manager, Mark Webber. Per non perderlo definitivamente, l'Alpine dovrebbe almeno girarlo ad un'altra squadra, sulla falsariga della Mercedes con George Russell, piazzato in Williams dal 2019 al 2021. Questo perché in Alpine non c'è spazio per una promozione diretta, considerato il rinnovo previsto con Fernando Alonso. Sulla carta una formalità, ma i tempi si stanno dilatando e la questione-Piastri, che è subordinata alla firma dello spagnolo, resta in sospeso. Secondo The Race, quindi, potrebbe inserirsi nel discorso la McLaren che lascerebbe con il cerino in mano la Williams, che aveva già dato il suo benestare.
Curiosamente, in inverno Alpine e McLaren hanno siglato un accordo per il prestito di Piastri in caso di necessità durante i weekend di gara. Ricciardo, causa COVID-19, aveva infatti saltato i test in Bahrain e avrebbe potuto dare forfait nel primo Gran Premio in calendario, con la McLaren a corto di alternative valide. Di recente, invece, si è vociferato che l'Alpine potesse schierare Piastri per la prima volta in una FP1, nel prossimo round a Le Castellet, ma se ne riparlerà dopo la pausa estiva.
Il boss Zak Brown, in più occasioni, ha ribadito il supporto a Ricciardo (e in effetti non si sono mai registrate tensioni nel rapporto), ma ha anche fatto intendere che serve un passo avanti significativo a livello di prestazioni. Il confronto con Lando Norris è spesso impietoso, anche perché l'ex Red Bull rimane fra i protagonisti più pagati al via. Con Piastri, invece, il "monte ingaggi" sarebbe sicuramente più leggero.
Nel frattempo, il team di Woking è adesso in pista a Portimao con Colton Herta: per l'americano figlio d'arte è stata organizzata una tre-giorni di test al volante della MCL35M, la macchina 2021 che ora è possibile utilizzare per prove private (foto sotto). Insieme a lui gira Will Stevens, ex portacolori Manor, normalmente incaricato del lavoro al simulatore. La McLaren a fine giugno ha allestito qualcosa di simile anche con Jehan Daruvala, attualmente in F2 e affiliato al vivaio Red Bull, ma l'operazione con l'alfiere Andretti in IndyCar è ritenuta più interessante: se i riscontri saranno positivi, potrebbe portare almeno alla presenza in un turno di prove libere del venerdì, più avanti durante il campionato.
"Volevamo dargli una chance su una F1, per vedere di cosa è capace. Questo è l'obiettivo del test", ha spiegato il team principal Andreas Seidl. "Per due volte quest'anno dovremo avere un giovane nelle prove libere, e così ci faremo un'idea su chi poter schierare".
Affermatosi fra le stelle della IndyCar, Herta non sta però vivendo un 2022 memorabile: ha vinto la gara sullo stradale di Indianapolis ma è solo undicesimo in classifica, e finendo così non raccoglierebbe i punti minimi per avere subito la Super Licenza F1. Non è forse una minaccia immediata per Ricciardo, ma in ogni caso dimostra che la McLaren non sta a guardare.