17 Ago [14:44]
Fermare la supremazia di Hamilton?
Verstappen realista, Bottas pessimista
Jacopo Rubino - XPB Images
Max Verstappen 95 punti, Valtteri Bottas 89: al momento si giocano il ruolo di vicecampione del mondo, ma anche quello di anti Hamilton. È evidente che siano gli unici, almeno occasionalmente, capaci di complicare la marcia di Lewis verso il settimo titolo di Formula 1. Per talento e per tecnica. Ma mentre l'olandese cresce e convince sempre di più, con una Red Bull che non è al livello della Mercedes, il finnico in Spagna ha deluso di nuovo, senza essere in grado di contrastare il compagno a pari macchina. E contro un Verstappen così solido, persino riprendersi il secondo posto in classifica diventa una missione impegnativa.
"Vedo di nuovo il campionato scappare via", ha detto sinceramente Bottas dopo la gara di Barcellona, conclusa in modo opaco sul gradino più basso del podio, pagando innanzittutto la brutta partenza. Valtteri è apparso provato a livello fisico (in radio si è lamentato per il caldo, accentuato dal colore nero della tuta) e soprattutto mentale. "È bello che ci sia una pausa", ha ammesso. "A Spa sono sicuro di tornare al massimo della motivazione, ma adesso vorrei trovarmi da qualche altra parte". Ricaricarsi gli servirà, dopo la tripletta Silverstone-Silverstone-Montmelò in cui ha perso parecchio terreno da Hamilton. Non senza sfortuna, come nel GP di Gran Bretagna in cui il cedimento della gomma anteriore sinistra lo ha fatto scivolare fuori dalla top 10. "Escluso il primo, nessun weekend è stato privo di problemi. Fin qui è una stagione negativa", si è lasciato scappare.
Dopo il trionfo nel round inaugurale in Austria, le aspettative di Bottas erano ben diverse. Cercava di scrollarsi di dosso l'antipatica etichetta di gregario. Nello stesso giorno Verstappen si ritirava per la rottura della power unit Honda, ma da lì ha sempre tirato fuori il massimo dalla sua RB16. Anche in Spagna, perché più della piazza d'onore, senza colpi di scena, non si poteva fare. "È un grande risultato stare in mezzo alle due Mercedes", ha infatti sottolineato Max, pur confessando: "Siamo qui per vincere, perciò non possiamo essere del tutto soddisfatti. Vorremmo mettere maggior pressione a Lewis, ma bisogna essere realisti. La loro macchina è più veloce".
Una razionalità che conferma quanto Verstappen stia maturando in ogni aspetto. Ora non vuole sprecare energie in obiettivi che ritiene impossibili. "Se sei superiore quanto la Mercedes, le cose non cambiano all'improvviso in una settimana. Se ho vinto la corsa precedente, non significa in automatico che io sia in lotta per il Mondiale. Non mi aspetto di vincere a Spa, ma speriamo di prendere buoni punti", ha chiarito alla tv olandese Ziggo.
A non fidarsi è però Toto Wolff, team principal Mercedes. I 37 punti di vantaggio di Hamilton a suo parere "non sono poi molti". Vero, se anche per il britannico ci fosse un inconveniente. Ora più che mai, in ogni caso, è in Verstappen che sono riposte le speranze di creare incertezza al vertice della F1, evitando che l'annata 2020 diventi una passerella per il suo attuale padrone.