Jacopo RubinoLa Ferrari correrà al Gran Premio d'Italia con una veste su misura, per celebrare i 75 anni di fondazione della casa automobilistica: il giallo, anzi il "giallo Modena" che da sempre è di sfondo al suo inconfondibile logo, arricchirà la livrea della F1-75 con inserti nella parte superiore del cofano motore, sull'halo e sull'alettone posteriore, dove compare anche il marchio esteso della F lunga. Sul musetto saranno dipinti ad hoc anche i numeri di gara di Charles Leclerc (16) e Carlos Sainz (55), normalmente neri.
Assieme ai ritocchi nel vestito della monoposto, tute e caschi dei piloti in questo weekend saranno interamente gialli, abbinati a una collezione ad hoc in vendita per i tifosi, così come i pannelli interni dei box e della hospitaly. Il risultato finale può piacere o no, ma è senza dubbio un omaggio alla origini. La Ferrari, infatti, ha sempre avuto nel giallo il suo secondo colore d'elezione, dopo il classico rosso assegnato sin dagli albori delle competizioni automobilistiche a tutte le auto italiane.
Il giallo (insieme al blu) è quello dello stemma di Modena, voluto appunto dal fondatore Enzo Ferrari come sfondo per il proprio logo, assieme al simbolo del Cavallino che fu dell'aviatore Francesco Baracca. Il debutto fu subito fortunato: al primo utilizzo, alla 24 Ore di Spa-Francorchamps del 1932, arrivò la vittoria quando la Scuderia Ferrari schierava ancora i modelli Alfa Romeo. Nel 1947, appunto 75 anni fa, la casa di Maranello divenne un costruttore autonomo.
Anche a Monza la F1-75 resterà quindi decisamente una "Rossa", ma una Ferrari gialla in Formula 1 si è già vista per davvero: accadde per l'ultima volta al Gran Premio del Belgio del 1961, con la 156 schierata dalla "Ecurie Nationale Belge" per il pilota locale Olivier Gendebien, che terminò quarto al traguardo.