28 Feb [12:45]
Ferrari e quel punto interrogativo
che non fa stare tranquilli
Massimo Costa - XPB Images
C'è un punto interrogativo che grava sulla Ferrari dopo la tre giorni di test a Sakhir. Le sei sessioni di prove hanno evidenziato la velocità della SF-23, paragonabile a quella della monoposto dello scorso anno, capace di avere un avvio di stagione brillantissimo e di conquistare dodici pole, ma anche la difficoltà nella gestione delle gomme nelle simulazioni gara. Dopo neanche dieci giri per esempio, le Pirelli C3 andavano via via degradandosi e i piloti Charles Leclerc e Carlos Sainz non riuscivano più ad essere sui "binari" e aggressivi nella guida, ma erano costretti a continue variazioni sul volante.
Se vogliamo fare un confronto con la Red Bull, la SF-23 è apparsa in difficoltà. Ma come sempre accade nel corso dei test, è difficile poter dare una valutazione reale in quanto non si conoscono i carichi di benzina con cui le monoposto hanno girato. Il collega Paolo Filisetti della Gazzetta dello Sport, rivela che le serie di uscite della Ferrari sarebbero state fatte con un carico di benzina sempre elevato, con rabbocchi tra il 35 e 40 kg, senza mai scendere sotto i 20 kg. Non si sa, però, come abbiano lavorato in Red Bull.
Dunque, la Ferrari potrebbe avere nascosto i reali valori della SF-23 e soltanto questo fine settimana li potremo conoscere nelle prove libere, nella qualifica e in gara. La Red Bull aveva spesso svolto dei brevi stint di cinque-sei giri, risultando sempre molto efficace con ogni tipo di mescola gomme. Tirando le somme, la Ferrari è stata certamente veloce in versione qualifica, meno sul passo gara, ma come riportato sopra, il punto interrogativo riguarda i carichi di benzina. I piloti e il team principal Frederic Vasseur sono sembrati piuttosto sereni nelle dichiarazioni. Non ci resta che attendere l'avvio del primo Gran Premio stagionale.