21 Mag 2011 [9:45]
Ferrari sotto accusa per l'ala posteriore
Botta e risposta Alonso e Pirelli
Massimo Costa
È stata una giornata piuttosto "divertente" quella di venerdì a Barcellona. Dopo la nota tecnica della FIA inviata ai team che vuole proibire i diffusori soffiati (Charlie Whiting informa che ben nove squadre hanno tale soluzione aerodinamica), al centro del mirino è finita la Ferrari. Per un'ala posteriore che potrebbe essere rimessa nelle casse di trasporto già stamane perché non in linea con i principi regolamentari. I tecnici del team di Maranello vi hanno aggiunto un nolder di 30 millimetri che fuoriesce dalle dimensioni massime consentite ma, come ha specificato Whiting, l'interpretazione Ferrari avrebbe centrato uno di quei vuoti spesso presenti negli articoli del regolamento, in questo caso il 3.10.3. Del resto, il team italiano aveva avvisato i tecnici FIA di tale nolder e nessuna risposta negativa era arrivata. Ma le polemiche sono state accese dagli altri team che non hanno digerito molto bene questa novità sulla 150.
L'altro caso è quello delle mescole delle gomme dure portate sul circuito catalano dalla Pirelli. Lewis Hamilton prima, Fernando Alonso poi, le hanno aspramente criticate non riuscendo a percorrere più di una decina di giri. Ma altre squadre e piloti hanno anche effettuato più di venti tornate con i medesimi pneumatici. Se Alonso ha risposto, a tal merito, con un perentorio: "Meglio che non parli altrimento dico cose troppo forti, i cambiamenti si fanno per migliorare non per peggiorare le situazioni", Paul Hembery della Pirelli non si è fatto intimorire. E duramente ha detto la sua: "Stiamo verificando i dati, ma ci sono risultati molto diversi da squadra a squadra. Immagino che se una macchina ha poco carico aerodinamico, fatichi di più a mandare in temperatura le gomme". Ovvero, se la Ferrari, e anche la McLaren, sono tecnicamente nate male, non è certo colpa della Pirelli...
Nella foto, l'ala posteriore incriminata della Ferrari (Photo 4)