24 Mar [13:55]
Follia in F.1 - Per il Bahrain
sistema di qualifica ibrido?
Massimo Costa
Domenica, a Melbourne, la rapida decisione dei team principal del mondiale di F.1 di cancellare con effetto immediato il nuovo format della qualifica, risultato fallimentare. Ieri, mercoledì, la lettera dei piloti GPDA che, in sintesi, chiedevano maggiore attenzione e rispetto per la F.1, auspicando che per il futuro le decisioni prese siano in linea con lo spirito del motorsport e in linea con le aspettative dei tifosi. Chiedendo poi un cambio della governance. Ricordiamo che domenica i fans avevano bocciato, attraverso i social network, a tutto tondo quel format di qualifica lanciato a Melbourne.
Eppure, nonostante questi forti e chiari messaggi, Bob Fernley, team manager Force India, proveniente probabilmente da un weekend di vacanza su Marte, ha dichiarato ad Autosport che il nuovo format di qualifica andava mantenuto. Sostenuto incredibilmente da Paul Hembery della Pirelli, che forse era distratto sabato scorso su quanto accaduto in pista e su quanto detto dai team principal (non quello Force India che era su Marte), dai piloti, dai tifosi.
Ma la cosa imbarazzante per il mondo della F.1, l'abbiamo appresa stamane. Per il prossimo GP del Bahrain, in programma il weekend del 3 aprile, potrebbe andare in scena una qualifica ibrida (tanto per rimanere in tema di power unit e quant'altro). Ovvero, la Q1 e la Q2 col nuovo format, la Q3 con il sistema esistente dal 2006 al 2015 e che tutti rivogliono. Ma non la FIA e affini a quanto pare, cioè i rappresentanti della fatidica Commissione F.1, che sono i team principal, Jean Todt, Bernie Ecclestone, sponsor e circuiti del mondiale. Queste persone hanno ricevuto dalla FIA un foglio da compilare in cui viene chiesto di effettuare una votazione entro oggi. Il tema: dare il proprio parere su questo format ibrido. Quindi si ritiene scontato partire da questo presupposto.
Dunque, ad Al Sakhir potremmo vedere la Q1 e la Q2 con il format visto in Australia, la Q3 col vecchio sistema. Dopo di che, si vedrà, sicuramente in Cina cambierà ancora qualcosa. O si adotterà completamente la nuova linea oppure si ritornerà alla vecchia. Inutile aggiungere che siamo a dir poco sconcertati dall'ottusità, dal non voler ascoltare le reazione dei tifosi, dei piloti, da parte di chi dovrebbe (sottolineamo il dovrebbe) avere in mano la punta massima del motorsport.