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9 Ott [13:01]

Gasly e il trattore,
ma c'era bandiera rossa

Massimo Costa

Era furioso Pierre Gasly. Partito dalla pit-lane, finito con un cartellone sotto l'ala anteriore tirato in pista dall'incidente di Carlos Sainz, il francese si era fermato ai box per poi riprendere la corsa quando dopo poco è stata fermata con bandiera rossa. Gasly ha proseguito ad alta velocità, trovandosi un enorme mezzo di soccorso in pista e contro mano. Giunto ai box, il francese era furioso: 

"Otto anni fa abbiamo perso Jules Bianchi, una persona straordinaria, sulla stessa pista, nelle stesse condizioni, e ora ci ritroviamo di nuovo con un trattore in pista. Com'è possibile? Nemmeno nella ghiaia, ma proprio sulla pista, mentre noi eravamo ancora in azione. Non lo capisco, mi sono spaventato, pensate se avessi perso la macchina come l'aveva persa Sainz due giri prima e non importa la velocità, 200 o 100 orari, sarei morto, semplicemente. Non capisco, è irrispettoso per Jules, per la sua famiglia, per tutti noi che rischiamo la vita". Dopo poco Philippe Bianchi, padre del compianto Jules, ha scritto un post dove criticava la mancanza di rispetto ai piloti e del suo Jules.

Possibile che sia mancata un corretto coordinamento tra chi doveva fare entrare in pista il trattore gru e la direzione gara che deve verificare se in pista vi siano ancora delle vetture. L'errore appare evidente, ma va detto che vi era bandiera rossa, in quel caso le monoposto devono procedere lentamente perché, appunto, si potrebbero incontrare lungo il percorso delle situazioni di pericolo. E' invece stato valutato dai commissari sportivi ,che Gasly procedeva a ben 200 orari , anche oltre in alcuni punti, e pur comprendendo il suo stato d'animo, gli sono stati dati 20 secondi di penalità per guida pericolosa. Purtroppo, i piloti tendono a non rispettare la velocità nel caso di incidenti, bandiere gialle o rosse, salvo poi lamentarsi se si verificano situazioni come quella odierna.
RS Racing