16 Feb [17:49]
Green lascia la F1 e passa all’Aston
Martin Performance Technologies
Michele Montesano - XPB Images
Svolta storica in casa Aston Martin. Lo Chief Technical Officer Andrew Green lascerà le sue mansioni nel team di Formula 1 per approdare all’Aston Martin Performance Technologies (AMPT). L’ingegnere britannico, che compirà 58 primavere a giugno, ha contribuito anche alla realizzazione della AMR23, recentemente presentata, prima di intraprendere il suo nuovo percorso sempre all’interno del marchio inglese.
La maggior parte della carriera di Green, nel Circus della Formula 1, ha un filo conduttore con il team di Silverstone. Nel 1990 l’inglese esordì nella massima serie proprio con i colori Jordan occupandosi del comparto sospensioni della monoposto. Dopo una lunga parentesi trascorsa tra BAR, Jaguar e Red Bull, nel 2010 il ritorno nella storica sede di Silverstone per rivestire il ruolo, dapprima di Director Engineering, e poi di Direttore Tecnico in Force India. A seguito dell’acquisizione da parte di Lawrence Stroll, Green ha mantenuto tale incarico anche in Racing Point e in Aston Martin. Infine l’anno scorso, con la nomina di Dan Fallows come Direttore Tecnico, Green ha ricoperto il ruolo di Chief Technical Officer.
Proprio il DT Fallows, ex capo aerodinamico in Red Bull, ha spiegato tale scelta: “Abbiamo evoluto la struttura tecnica, lo scorso anno sono arrivate diverse persone di alto profilo come Luca Furbatto ed Eric Blandin. Siamo cresciuti come gruppo e adesso stiamo cercando di espandere le nostre capacità in altre aree come l’Aston Martin Performance Technologies. Green darà un contributo significativo all’AMPT, costola della nostra azienda che deve ancora crescere a livello di organico. Ci stiamo impegnando molto per sviluppare questa attività”.
Della stessa idea il Team Principal Mike Krack: “La nostra azienda sta crescendo e ci serviva qualcuno di grande esperienza tecnica per supervisionare i progetti che vogliamo realizzare al di fuori della Formula 1. Per noi è stata una scelta logica pensare a Green, è una fortuna avere una persona come lui nella nostra organizzazione”.