21 Lug [15:50]
Hamilton aperto al confronto con Max
Per Alonso e Leclerc incidente di gara
Massimo Costa - XPB Images
Sono trascorsi appena tre giorni dal Gran Premio di Silverstone e dal contatto tra Lewis Hamilton e Max Verstappen, ma ancora le polemiche non si sono placate. E non poteva essere diversamente. Dal clan del pilota Red Bull vi è una totale chiusura nei confronti del pilota inglese e anche del team Mercedes: Jos Verstappen, padre di Max che si è sempre distinto per i suoi modi diciamo... poco signorili, si è risentito per non avere ricevuto alcuna chiamata da Toto Wolff ed ha dichiarato che non ci deve neanche pensare di comporre il suo numero. Così, tanto per rendere più sereno il clima. Ai Verstappen, vanno aggiunte le parole di Christian Horner ed Helmut Marko, soprattutto di quest'ultimo, come sempre fuori misura.
Va detto però, che Horner si è schierato assieme alla Mercedes, alla FIA e a tutti i team F1, contro i soliti ignoranti da social che hanno offeso in mille modi Hamilton colpendolo per il colore della sua pelle. Un classico di chi frequenta abitualmente le cosiddette fogne di internet. Basti pensare quel che è accaduto dopo la finale dei campionati europei di calcio ai tre rappresentanti della nazionale inglese che, contro l'Italia, hanno sbagliato i rigori, colpevoli di non avere la pelle bianca e sepolti da messaggi razzisti: Rashford, Sancho, Saka. E dunque, anche Hamilton non è stato immune dall'ondata di razzismo, sempre presente in ogni parte del mondo, da parte dei fans di Verstappen o di chi semplicemente odia Lewis perché troppo campione, troppo vincitore, troppo ricco e via di questo passo.
Come abbiamo già accennato in un precedente articolo, il duello tra Hamilton e Verstappen si fa incandescente e a Budapest, prossima tappa del Mondiale, cosa potrà mai accadere? Se Max, mal consigliato, si trincera dietro un significativo silenzio, magari meditando la vendetta in pista, Hamilton dimostra come sempre saggezza e dopo la sbornia della vittoria di Silverstone, a freddo non solo ha inviato a Max un messaggio, ma ha anche dichiarato: "Se ci chiariremo? Per quel che mi riguarda sono aperto al confronto, ma di sicuro in pista continueremo ad attaccare e da parte mia, con rispetto. Io ho fatto del mio meglio per rimanere più pulito possibile in quel frangente alla Copse. Lui ha tagliato la pista, ci siamo urtati, ed ero abbastanza frustrato perché dobbiamo sempre darci il giusto spazio. Sapevo che avrei ricevuto una penalità, ma ho dato tutto per il team e per i miei tifosi".
Per Alonso, Bottas e Leclerc, normale incidente di gara
Tra l'altro, una nota: la bandiera rossa esposta subito dopo l'incidente del 1° giro, ha di fatto salvato Hamilton da un probabile ritiro perché lo stop ha permesso ai meccanici Mercedes di intervenire sul cerchio ruota danneggiato. Sul contatto Hamilton-Verstappen hanno poi detto la loro alcuni colleghi come Charles Leclerc, Fernando Alonso e Valtteri Bottas e tutti e tre lo hanno ritenuto un semplice incidente di gara. "Lewis era chiaramente all'interno di Verstappen e non poteva scomparire. E' stato un momento sfortunato per entrambi, niente di intenzionale", ha specificato Alonso. Il pilota Ferrari ha aggiunto: "Ero alle loro spalle, Hamilton non era al punto di corda, ma è vero che Max è stato troppo aggressivo dall'esterno". Bottas ha aggiunto. "Me lo aspettavo, già nel primo giro della gara sprint ci erano andati vicini. Sono cose che possono capitare quando si battaglia e non ci si vuole arrendere".