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26 Set [18:33]

Hamilton e Vettel, spettacolo
Crollo di Brawn e Ferrari

E' una prima fila di piloti rabbiosi quella del GP di Singapore. Lewis Hamilton si è mangiato i muretti delle 23 curve del tracciato asiatico ed ha portato, seppur con un pizzico di fortuna, la sua McLaren in pole. Una MP4/24 che, seppur non in lizza per il mondiale, continua ad essere sottoposta a sviluppi, a modifiche. Perché in casa McLaren non ci si arrende mai. Per Singapore, il passo della monoposto del team diretto da Martin Whitmarsh è stato nuovamente accorciato. I meccanici hanno lavorato sodo fino quasi all'alba di stamane per risolvere alcuni problemi elettronici e cambiando addirittura l'intero telaio.

Vettel deve vincerle tutte
Vettel invece, ha dentro di sè la rabbia di chi ha visto fuggire via nella classifica generale, per colpe non sue, Jenson Button. Ed ora sa che deve assolutamente vincere tutte le rimanenti quattro corse per continuare a coltivare speranze iridate. La prima fila è il giusto premio per il lavoro svolto da Vettel nelle tre sessioni libere, ma la pole poteva essere sua senza quella bandiera rossa. Il tedesco corre, inoltre, con il cuore in gola per quell'unico motore Renault rimasto. Quando si romperà, dovrà sostituirlo pagando, come da regolamento, 10 posizioni in griglia e allora il suo sogno iridato si spegnerà.

Alonso rasserena la Renault
La seconda fila vede Nico Rosberg il cui talento è spesso schiacciato da una Williams-Toyota altalenante nelle prestazioni. Forse anche il tedesco a volte ci "marcia" sopra alla bizzarra vettura che guida, ma di certo a Singapore il suo talento cristallino luccicava come non mai. Webber è risultato buon quarto considerando l'incidente nel secondo turno di prove libere che aveva cancellato buona parte del lavoro da svolgere. La terza fila è per un Fernando Alonso e una Renault che finalmente, con l'arrivo del Gran Premio, trovano un po' di calma dopo l'uragano dei giorni scorsi. Lo spagnolo ha sciorinato intraversate e controsterzi anche oggi cogliendo il quinto tempo. Male il suo compagno Romain Grosjean, che colleziona uscite ad ogni turno. Via radio accusava i freni, ma dai box gli hanno detto freddamente che tutto funzionava bene...

Toyota guarda a Le Mans
Sesto è Timo Glock con una Toyota che per il futuro sta guardando più ad un ritorno in grande stile alla 24 Ore di Le Mans piuttosto che alla F.1. Glock ha letteralmente annullato il compagno di squadra Jarno Trulli, solo quindicesimo. Non facendogli un complimento quando ha dichiarato che dopo il secondo turno di prove libere, Trulli ha copiato il suo assetto, utilizzato poi in qualifica. In casa BMW, dalla depressione del ritiro è tornato l'entusiasmo per l'arrivo di un acquirente, la finanziaria Qadbak, e quindi la possibilità di rimanere in F.1. Portato un nuovo muso, Robert Kubica e Nick Heidfeld hanno fatto loro la quarta fila.

Brawn dispersa
E le Brawn? Tornato le vetture schiacciatutti a Monza, si sono perse nei vicoli notturni di Singapore. A Rubens Barrichello hanno sostituito per due volte il cambio. Prima del terzo turno libero gliene hanno montato uno già utilizzato, per evitare la penalità, ma il brasiliano non è rimasto contento. Allora si è deciso di installarne uno nuovo. Barrichello, quinto, ha anche sbattuto a un minuto dal termine della qualifica e partirà decimo per via della penalità. Disperso Jenson Button. L'inglese ha accusato il team di aver sbagliato la pressione degli pneumatici, cosa che ha reso instabile la vettura alla prima curva durante il Q2 provocando una spiattellata delle gomme.

Force India accusata di barare
E' sparita anche la Force India-Mercedes. In molti non hanno creduto che il salto in avanti del team di Vijay Mallya fosse semplicemente dovuto ai pacchetti di sviluppo portati nel corso delle settimane estive. La Red Bull ha accusato la Force India di barare. Precisamente, di essere sottopeso utilizzando la benzina come zavorra. Un'accusa grave, non provata dai fatti. Ma è forse un caso che improvvisamente le monoposto di Adrian Sutil e Tonio Liuzzi sono tornate nelle posizioni poco nobili di inizio e metà stagione? L'avviso della Red Bull, le occhiate dei commissari FIA, sono servite per far tornare nei ranghi la Force India? Sebastien Buemi ha portato la Toro Rosso nel Q2, Jaime Alguersuari prosegue con intelligenza la sua avventura in F.1. Il divario da Buemi si è ridotto a 7 decimi in qualifica dopo che nel 1° turno libero era di 1"6. E, da sottolineare, lo spagnolo non sbaglia mai.

Ferrari, lascia libero di guidare Fisichella
E la Ferrari? Kimi Raikkonen è dodicesimo e non ha avuto problemi nel dire che la F60 a Singapore non ha aderenza e senza sviluppi sarà ben difficile sperare di vederla davanti nelle prossime gare. Giancarlo Fisichella non riesce ad adattarsi. Lui la vorrebbe guidare in un certo modo la Rossa, ma i tecnici pretendono che si usino tutti quei pulsanti sul volante, che regolano ali, freni eccetera. Come già accennato giustamente da Autosprint, vale la pena che Fisichella perda tempo per concentrarsi sui manettini? Siamo così sicuri che il romano non sia più veloce guidando alla sua maniera? Se Michael Schumacher era un maestro nel modificare il comportamento della vettura in movimento, non è detto che tutti i piloti Ferrari debbano comportarsi come robot. Anche Raikkonen ebbe le sue belle difficoltà. Servirebbe una maggior considerazione dei piloti, non dovrebbe accadere che i tecnici impongano certe cose a chi guida.

Massimo Costa
RS Racing