7 Nov [9:59]
Hamilton e i Paradise Papers:
avrebbe evaso l'iva sul Jet Privato
Stefano Semeraro
Sulla carta dei quotidiani e delle riviste è il quattro volte campione del mondo, sulla carta dei Paradise Papers, invece, i documenti scottanti che riguardano le forme di evasione nei paradisi fiscali di mezzo mondo di cui sarebbero colpevoli celebrità (anche Donald Trump, Bono degli U2 e persino la Regina Elisabetta) e colossi del business globale (Apple, Nike), Lewis Hamilton è più banalmente un sospetto.
Grazie allo studio Appleby, una società di consulenza con sede nelle Bermmuda il cui nome è ricorrente nello scandalo dei Paradise Papers il driver inglese avrebbe infatti evitato di pagare l'iva (4,4 milioni di dollari, pare) sull'acquisto del suo jet privato, utilizzando una delle tante società fantasma che hanno sede nell'isola di Man.
«Parliamo di decine di miliardi che sono stati sottratti ai servizi pubblici da una elite di super ricchi che tengono in scacco il sistema fiscale», ha tuonato il leader laburista inglese Jeremy Corbin.
Una accusa che dopo la Brexit anche l'Unione Europea ha mosso al Regno Unito considerato che molti dei paradisi fiscali in questione appartengono ai territori oltremare della Corona. Appleby non ha voluto commentare mentre i legali di Hamilton sostengono che nelle operazioni del loro assistito non c'è nulla di illegale.