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30 Lug [18:12]

Hockenheim - Gara 1
Incredibili Sirotkin e Ghiotto

Silvano Taormina

Quella che la GP2 ha offerto sul tracciato di Hockenheim è una di quelle gare da ricordare. Il successo è finito meritatamente nelle mani di Sergey Sirotkin. E fin qui nulla di apparentemente sorprendente, considerando la pole conquistata al termine della qualifica. Ciò che sorprende è il modo in cui l'ha conquistata. Il sentiero che ha portato il russo della ART Grand Prix è apparso sin da subito impervio per via della scelta delle gomme. Option per lui, primes per Pierre Gasly e Raffaele Marciello che gli scattavano alle spalle. Partito perfettamente dalla prima piazzola, Sirotkin ha dovuto vedersela sin da subito con il casertano del Russian Time, apparso in palla sin dai primi metri.

Diversamente Gasly è stato autore di una partenza a rilento che lo ha fatto scivolare in dodicesima piazza. Marciello, sin da subito aggressivo, al quarto giro si è accaparrato la leadership sorprendendo Sirotkin. Quest'ultimo poco dopo ha pasticciato quando, in occasione di una virtual safety-car, è rientrato ai box per il cambio gomme. Manovra non consentita ovviamente e pertanto non ritenuta valida. Per nulla demoralizzato, si è rimboccato le maniche e, dopo aver effettuato una nuova sosta ai box al giro 27, ha iniziato a inanellare giri veloci colmando in pochi giri il distacco da Marciello.

A quattro giri dal termine si è ripreso la prima posizione involandosi verso la bandiera a scacchi. Purtroppo l'italiano, in crisi con le gomme negli ultimi giri, ha dovuto soccombere anche a Luca Ghiotto e Gasly chiudendo quarto. Strepitosa la prestazione del vicentino della Trident, partito dalla settima fila dopo l'annullamento del suo miglior crono in qualifica e capace di risalire fino al podio. Piange con un occhio solo Gasly, bravo a riscattare la sua pessima partenza con un secondo stint formidabile che lo ha riportato in zona podio dopo una volata all'ultimo metro vinta nei confronti di Marciello.

Una rimonta degna di nota l'ha proposta anche Antonio Giovinazzi, partito ultimo dopo la retrocessione patita per squalfiica. Nel finale sembrava poter lottare per il podio, poi anche lui ha accusato un eccessivo degrado delle gomme chiudendo nono dietro a Arthur Pic, Oliver Rowland, Gustav Malja e Alex Lynn. Su quest'ultimo pende una potenziale penalità per un contatto che ha costretto al ritiro Norman Nato a tre giri dal termine. Anche Jordan King, altro alfiere di casa Racing Engineering, è stato eliminato da una manovra sconsiderata da parte di Artem Markelov mentre navigava in top-five.

Sabato 30 luglio, gara 1

1 - Sergey Sirotkin - ART - 35 giri 1.00'28"437
2 - Luca Ghiotto - Trident - 13''146
3 - Pierre Gasly - Prema - 17''753
4 - Raffaele Marciello - Russian Time - 17''783
5 - Arthur Pic - Rapax - 25''873
6 - Oliver Rowland - MP Motorsport - 27''742
7 - Gustav Malja - Rapax - 28''131
8 - Alex Lynn - DAMS - 32''732
9 - Antonio Giovinazzi - Prema - 36''051
10 - Nobuharu Matsushita - ART - 38''838
11 - Marvin Kirchhofer - Carlin - 43''798
12 - Nabil Jeffri - Arden - 46''523
13 - Jimmy Eriksson - Arden - 48''067
14 - Rene Binder - Carlin - 50''706
15 - Nicholas Latifi - DAMS - 52''389
16 - Jordan King - Racing Engineering - 53''034
17 - Philo Paz Armand - Trident - 1'15''773

Giro più veloce: Sergey Sirotkin 1'25''209

Ritirati
28° giro - Norman Nato
14° giro - Mitch Evans
8° giro - Daniel De Jong
8° giro - Sean Gelael
6° giro - Artem Markelov

Il campionato
1.Gasly 122; 2.Sirotkin 101; 3.Giovinazzi 98; 4.Marciello 97; 5.Rowland 91; 6.Nato 81; 7.King 80; 8.Evans 77; 9.Markelov 65; 10.Matsushita 57.
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