8 Lug [11:49]
Horner tranquillizza Gasly:
"Non cambieremo, Pierre resta con noi"
Massimo Costa
Quando la Red Bull aveva annunciato Pierre Gasly al fianco di Max Verstappen ci si chiedeva se il giovane pilota francese potesse essere all'altezza del compito, se l'ex campione GP2 poteva contrastare il velocissimo olandese. Dopo nove Gran Premi la risposta è negativa. Fin dai test pre campionato, Gasly ha accusato incertezze, uscendo di pista, rallentando il lavoro della squadra. Gasly ha subito spiegato che avrebbe dovuto adattarsi allo stile di guida, ben diverso dal suo, richiesto dalla RB15 e quindi sarebbe servito un po’ di tempo. Marko è stato magnanimo ed ha detto che le prestazioni del francese avrebbe iniziato a compararle a quelle di Verstappen soltanto a partire dall’estate. Un bel buffetto a Pierre considerando la poca pazienza di Marko.
Il problema è che Gasly anche dopo il disgraziato GP di Austria, nel quale il suo compagno ha disputato la corsa della vita vincendo e lui si è preso un giro, ha ripetuto le stesse parole: mi sto adattando alla vettura. Sono trascorsi cinque mesi dai test di Montmelò e praticamente nulla è cambiato. In qualifica, Verstappen lo ha surclassato ovunque escluso Montreal, dove per un errore di strategia del team non è entrato in Q3. E il divario tra i due piloti Red Bull è sempre stato piuttosto imbarazzante per il nuovo arrivato. Verstappen ha totalizzato 126 punti, Gasly la miseria di 43. Il punto più basso, sulla pista che porta il nome del team dove, come detto sopra, Max ha fatto il diavolo a quattro mentre Pierre non è esistito cogliendo una triste settima posizione dietro alla McLaren di Lando Norris.
L’estate è iniziata da qualche settimana e, se Marko terrà fede a quanto detto a inizio 2019, da ora inizierà a soppesare ogni chilometro percorso da Gasly. Le voci incontrollate nel paddock non fanno che aumentare la pressione sul pilota di Rouen, che viene visto tagliato da un momento all’altro a favore di piloti fuori dal giro Red Bull in quanto il programma Junior al momento è piuttosto inconsistente dopo il licenziamento di Dan Ticktum. Di certo Gasly, dopo gli ottimi risultati con la Toro Rosso e nelle formule minori, non può aver dimenticato come si guida, un problema reale deve rallentarlo. La sua crisi ricorda quella di Stoffel Vandoorne in McLaren, il quale ha sofferto il confronto in casa McLaren con Fernando Alonso.
Horner però, dimostra di credere nel suo pilota e spezza una lancia a suo favore: “Non abbiamo alcuna intenzione di cambiare Gasly, rimarrà con noi. Sta vivendo un momento duro e cerchiamo di dargli il nostro massimo supporto. Penso che abbia bisogno di fare un reset e ripartire con la mente libera. E’ un ragazzo veloce, lo sappiamo, il problema è che ha come compagno Max che ad ogni weekend ottiene grandi risultati il ché non fa che mettere ulteriore pressione a Pierre. Ma noi crediamo in lui e aspettiamo che riesca a esprimersi come sa fare”.