26 Ago [9:30]
IL CASO OLIO - Mercedes fa la furba
Quarto motore lanciato prima di Monza
Ha destato un certo sospetto il lancio a Spa da parte della Mercedes della quarta power unit. Ovvero, esattamente una settimana prima della stretta voluta dalla FIA riguardo l'impiego di olio nel motore, con additivi inseriti nella camera di combustione per aumentarne la potenza e anche l'affidabilità. Il team sotto accusa già a inizio stagione era la Mercedes, che poi si è rifatta con la Ferrari mentre la Renault accusava i rivali.
È allora intervenuta la FIA ed ha scoperto che un po' tutti giocavano con gli additivi. La Federazione ha quindi messo un freno e a inizio luglio ha specificato che il consumo di olio ogni 100 km doveva dimezzare, da 1,2 litri a 0,6. Apriti cielo, i team si sono ribellati adducendo motivi di affidabilità e allora la FIA ha rivisto il proprio parametro spostando in avanti il limite medio richiesto: 0,9 litri a partire da Monza per i nuovi motori omologati.
La Ferrari aveva chiesto di iniziare a imporre il limite di 0,9 a Spa, prima gara dopo la pausa estiva, temendo che qualcuno potesse sfruttare la gara belga per introdurre una nuova power unit con il vecchio sistema a Monza. Non accadrà, ha risposto la FIA, conosciamo i piani degli altri costruttori. Ebbene, è accaduto quel che la Ferrari temeva, con la Mercedes che a Spa (sorprendendo la FIA) ha portato la quarta evoluzione del proprio propulsore che rientra nelle regole pre 0,9, che appunto scatteranno da Monza. Di conseguenza, chi ha rispettato il diktat FIA rimarrà fregato quando lancerà lo sviluppo di una nuova unità motrice disponendo della possibilità di adottare una media di olio additivo inferiore a quella Mercedes.