25 Ago [23:52]
Il caso Racing Point:
Renault ritira l'appello
Massimo Costa - XPB Images
Tanto tuonò che non piovve. La Renault, la prima a lanciare saette contro la Racing Point, a presentare reclami gara dopo gara contro l'utilizzo del brake ducts ritenuto in tutto e per tutto della Mercedes W10 del 2019, ha clamorosamente deciso di ritirare il proprio appello contro la sentenza FIA. Lo ha fatto in serata con un comunicato:
"La Renault ha richiesto di ritirare i ricorsi presentati contro le decisioni dei collegi dei commissari sportivi in merito alle prese d’aria dei freni impiegate dalla Racing Point. Riteniamo che il problema sollevato fosse vitale per l'integrità della F1 sia per quanto riguarda l'attuale stagione sia per quelle a venire. Il lavoro tra la FIA, Renault e gli azionisti della F1 ha permesso di raggiungere progressi concreti per permettere di mantenere l'originalità delle parti tecniche grazie a modifiche al regolamento sportivo e tecnico previsto per il 2021, confermando i requisiti per qualificarsi come Costruttore. Ora che è stato raggiunto questo obiettivo nell'ambito del nuovo Patto della Concordia le polemiche sono concluse e ci concentriamo sul prosieguo del campionato”.
Nell'ultimo Gran Premio disputato in Spagna, era apparso il neo presidente del Gruppo Renault, Luca De Meo, il quale aveva intavolato varie discussioni con i rappresentanti della squadra. Non è da escludere anche un incontro con Liberty Media e un suo coinvolgimento in merito alla conclusione pacifica della vicenda Racing Point.
A questo punto, la Ferrari è rimasta completamente da sola (dopo il precedente passo indietro di McLaren e Williams) nel portare avanti l'appello contro la FIA per quella che era ritenuta una sanzione leggera nei confronti della Racing Point, ovvero 400mila euro di multa e 15 punti tolti nella classifica costruttori. Va aggiunto, che il team di Lawrence Stroll a sua volta ha presentato appello contro tale sentenza.
Nella foto, Cyril Abiteboul ed Omar Szafnauer