Jacopo RubinoIl ritorno in Turchia (15 novembre), il doppio Bahrain (29 novembre e 6 dicembre), il finale ad Abu Dhabi (13 dicembre): c'è l'ufficialità sulle ultime quattro date del calendario 2020 di Formula 1, ridisegnato dopo l'emergenza Coronavirus. Si arriva a un totale di 17 gare, qualcosa che appena tre mesi fa sembrava un miraggio, ma va riconosciuto a Liberty Media il grande lavoro compiuto per raggiungere gli obiettivi fissati. "Vogliamo ringrazie tutti, tra FIA, team e partner, per averlo reso possibile", ha infatti sottolineato il presidente Chase Carey.
La notizia principale, appunto, è la Turchia che il 15 novembre ospiterà nuovamente il Circus a 9 anni dall'ultima volta. Il faraonico autodromo di Istanbul, uno dei più apprezzati fra quelli disegnati da Hermann Tilke, da alcune stagioni è sparito dalla scena del motorsport internazionale, diventando al massimo teatro di competizioni locali, e addirittura sede di una mega concessionaria di veicoli usati.
Ci si trasferirà quindi in Medio Oriente, con due prove a Sakhir: la prima sarà il vero e proprio Gran Premio del Bahrain, quello di sette giorni più tardi sarà invece chiamato "Gran Premio di Sakhir". Non è stato specificato, almeno per adesso, se nel secondo weekend si correrà su un tracciato alternativo
come aveva suggerito Ross Brawn, responsabile sportivo della F1. Per offrire maggiore varietà, l'ipotesi era di impiegare il cosiddetto "Outer Circuit" da 3664 metri, definito un "quasi ovale" e che permetterebbe medie orarie altissime. Staremo a vedere. Si terminerà poi ad Abu Dhabi il 13 dicembre, dando vita a un'altra tripletta di eventi che metterà a dura prova l'intero personale.
Nel frattempo è stato confermato l'annullamento definitivo del GP di Cina, il Paese dove è scattata l'epidemia. Non si fa però cenno al Vietnam: possibile che, a livello formale, venga lasciato il compito ai promoters di Hanoi. Il comunicato di Liberty Media, peraltro, utilizza la dicitura generica di "additional races", gare aggiuntive, senza specificare che quelle annunciate oggi chiudano il Mondiale. Ma è più una questione di sfumature.
È stato invece anticipato che alcune delle prossime tappe vedranno la presenza dei fans, seppur con numeri limitati, e delle hospitality. Su questo spinge forte ad esempio Sochi, dove si andrà il 27 settembre, che punta a vendere 30 mila biglietti, ma anche la nostra Imola. L'imperativo della F1, ovviamente, resta di osservare l'evoluzione del COVID-19 e rispettare i protocolli sanitari.
Il calendario 2020 di Formula 15 luglio - GP Austria, Spielberg (già corso)
12 luglio - GP Stiria, Spielberg (già corso)
19 luglio - GP Ungheria, Budapest (già corso)
2 agosto - GP Gran Bretagna, Silverstone (già corso)
9 agosto - GP 70° Anniversario, Silverstone (già corso)
16 agosto - GP Spagna, Barcellona (già corso)
30 agosto - GP Belgio, Spa
6 settembre - GP Italia, Monza
13 settembre - GP Toscana, Mugello
27 settembre - GP Russia, Sochi
11 ottobre - GP Eifel, Nurburgring
25 ottobre - GP Portogallo, Portimao
1 novembre - GP Emilia Romagna, Imola
15 novembre - GP Turchia, Istanbul
29 novembre - GP Bahrain, Sakhir
6 dicembre - GP Sakhir, Sakhir
13 dicembre - GP Abu Dhabi, Yas Marin