20 Nov [16:57]
Il gran ritorno di Lorandi,
a Macao un quinto posto che vale oro
Massimo Costa
"Non ho nulla da perdere", aveva detto Alessio Lorandi prima di partire per Macao, dove col team Trident si apprestava a tornare ad affrontare il primo weekend di gara stagionale dopo un 2019 lontano dalle corse. Prima di partire per la Cina, una giornata di test a Valencia, per riprendere confidenza con la guida, con la monoposto Dallara F3 che non conosceva a fondo. anche se ricorda la GP3. E subito, sul tracciato spagnolo, è arrivato un eccellente risultato, quinto, che ha sbalordito lo staff tecnico della squadra diretta da Giacomo Ricci. Lorandi non era una novità per Trident in quanto vi ha corso in GP3 per metà della stagione 2018 raccogliendo podi, poi in F2 ottenendo come miglior risultato un settimo posto a Sochi.
A Macao, dove aveva corso soltanto nel 2015 nel suo primo anno in monoposto con la F3 di Van Amersfoort ottenendo da rookie un onorevole settima piazza, Lorandi ha subito trovato il giusto feeling. Dodicesimo in qualifica 1 nonostante un errore alla Lisboa, ma tenendosi ben lontano dal limite per non rischiare nulla. Poi, in qualifica 2, è mancato qualcosa e alla fine si è piazzato soltanto quattordicesimo per via di un eccessivo sottosterzo. Ma Alessio era già contento: "Francamente dopo tanto tempo lontano dalle corse, ritrovarmi in mezzo ai protagonisti del 2019 senza troppa fatica, mi ha gratificato. Penso che si poteva stare tranquillamente tra i primi dieci, ma va bene così, il weekend è ancora lungo".
In gara 1, quella di qualifica, partendo dalla settima fila occorreva fare massima attenzione alla prima staccata, la terribile Lisboa sempre teatro di ammucchiate. E difatti, è accaduto che Logan Sargeant ha urtato Arjun Maini creando un blocco totale sulla parte sinistra del tracciato. Lorandi, guardingo, ha avuto la fortuna e allo stesso tempo l'abilità, di intuire quel che stava accadendo e si tenuto all'interno guadagnando di colpo sei posizioni, da quattordicesimo ad ottavo. Dietro la safety-car rimasta in pista per alcuni giri, Lorandi ha scaldato bene le gomme e nel momento del via, ha subito preso la scia di Ferdinand Habsburg superandolo con una ottima manovra alla Lisboa e salendo così settimo, posizione mantenuta fino alla bandiera a scacchi.
Non male proprio insomma, quel che non era riuscito a ottenere in qualifica è arrivato in gara. Settimo sulla griglia di partenza della finale, Lorandi è scattato benissimo trovando i giusti varchi e passando quarto alla prima curva, la solita Lisboa. Alessio ha tenuto bene il passo dei primi tre, pensando anche di poter raggiungere il podio. Ma non era facile e ha dovuto anche guardarsi da Sargeant che era rinvenuto forte alle sue spalle.
Per un paio di giri è riuscito a tenerlo dietro, ma alla fine l'americano ha avuto ragione di Lorandi, sceso quinto, posizione tenuto fino al termine. Per il pilota italiano, un grande risultato considerando che era fermo da 10 mesi: "Non ci speravo proprio, se mi avessero detto prima di partire che avrei concluso tra i primi cinque ci avrei messo la firma a occhi chiusi. Non posso che ringraziare il team per avermi dato una eccellente monoposto e poi sono veramente contento di aver dimostrato di non aver perso il passo. Questo era molto importante per me".
Da rilevare che negli ultimi dieci anni soltanto Edoardo Mortara, con due vittorie nel 2009 e 2010, ed Antonio Giovinazzi nel 2015, hanno colto la top 5 nella F3 World Cup di Macao. Ora, a questo ristretto club, si aggiunge Lorandi.