Jacopo Rubino - XPB Images132 sorpassi: sono quelli che hanno permesso a Sebastian Vettel di aggiudicarsi il primo "Overtake Award" della Formula 1, il riconoscimento istituito in estate per il pilota autore del maggior numero di attacchi portati a termine. Il tedesco ha battuto di poco altri due ex campioni del mondo come Fernando Alonso (128) e Kimi Raikkonen (127), anche loro costretti a farsi largo a centro gruppo, in una zona della griglia molto equilibrata. Ma quanto vale tutto questo?
Tagliato il traguardo di Abu Dhabi, parlando via radio con il suo ingegnere di pista Tim Wright, Vettel si è accertato di averla spuntata e poi, scherzando, ha chiesto: "Qual è il premio? Un milione di caramelle gommose?". In fondo, era quasi da prendere come un gioco. La classifica ha un valore relativo, è influenzata da vari fattori, e l'ex ferrarista lo ha spiegato bene: "Ricevere un trofeo è sempre piacevole. È stato un anno lungo, con tanti sorpassi, anche perché ci sono state qualifiche che per noi non sono andate bene e siamo stati costretti a recuperare. È stato divertente, ma non a livello di risultati".
Nel cosiddetto midfield, Vettel ha di nuovo (e spesso) incrociato le armi con Alonso: "Battagliare con Fernando è speciale, era trascorso un po' di tempo da quando lottavamo uno contro l'altro, qualche ricordo è riaffiorato". In passato la posta in palio erano i Mondiali, questa volta magari solo un ingresso in zona punti o poco più, ma lo spirito è rimasto inalterato. "Per l'anno prossimo speriamo di trovarci più avanti e di competere per trofei più importanti", ha comunque confessato Seb, dopo un primo campionato in Aston Martin non facilissimo. Ha però avuto la soddisfazione del podio conquistato a Baku, con una rimonta che peraltro ha contribuito ad aumentare il conteggio dei suoi sorpassi, così come i 12 compiuti nella caotica gara di Jeddah. Nessuno però ha fatto meglio in un singolo Gran Premio di Lewis Hamilton, con le 25 posizioni guadagnate in Brasile tra Sprint e gara principale.
Chiaramente questo Overtake Award è una questione di quantità, più che di qualità: Vettel è stato protagonista di bei duelli, non sempre a favore di telecamera, ma fra quei 132 ci sono anche i sorpassi compiuti utilizzando il DRS, non necessariamente da amarcord. E lo stesso vale per gli avversari.
Chissà se la classifica 2022 ci possa offrire numeri ancora più elevati, con le attese monoposto di nuova generazione che, nelle speranze di Liberty Media, dovrebbero facilitare i corpo a corpo. Il DRS, fin qui considerato un "male necessario", comunque resterà.