Massimo CostaQuesto fine settimana, la Formula 4 torna in pista al Mugello, dove si era disputata la quarta prova della serie tricolore. Lo farà con la Euro4, la nuova categoria creata lo scorso anno per offrire un maggior numero di gare ai piloti del campionato italiano. Una interessante iniziativa che nel 2023 ha subito riscosso una grande attenzione da parte dei team.
Per rivedere, invece, in azione la F4 italiana occorerà attendere l'ultimo fine settimana di settembre. Una lunga pausa quindi, in quanto il campionato ha visto disputarsi l'ultima tappa il 20-21 luglio a Le Castellet. Dove si correrà il 27-29 settembre? Per la prima volta da quando è nata nel 2014, la F4 Italia vedrà i suoi trenta e oltre protagonisti sfidarsi sul circuito di Montmelò, non lontano da Barcellona, anche se nel 2023 era stata la Euro4 a fare visita alla Catalogna.
Una scelta importante che con Imola, e Monza porta a tre i circuiti nel calendario F4 che ospitano abitualmente F1-F2-F3 e ai quali aggiungiamo anche Spielberg che a metà settembre metterà in scena la seconda delle tre prove della Euro4. Ecco, i due mesi di riposo della F4 Italia in realtà sono "riempiti" dalla Euro 4 che permetterà a piloti e team di mantenersi ben attivi.
Ma intanto, facciamo il punto sul tricolore F4 che ha trovato, gara dopo gara, un vero e proprio dominatore in Freddie Slater. Con 15 gare affrontate su un totale di 21, l'inglese del team Prema ha un vantaggio di 86 punti sul secondo in classifica, Hiyu Yamakoshi del team Van Amersfoort (265 contro 179) mentre il terzo, Akshay Bohra di US Racing (la squadra tedesca che ha vinto il titolo 2023 con Kacper Sztuka) ha uno scarto di 91 punti dal leader disponendo di 174 punti. Ancora più lontani gli altri, capeggiati da Jack Beeton con 140.
Lo scorso anno, quando al termine del campionato mancavano due appuntamenti, Arvid Lindblad (Prema) pareva lanciatissimo verso il trionfo con 245,5 punti e chi lo inseguiva, il compagno di squadra Ugo Ugochukwu, ne aveva 186 e Kacper Sztuka (US Racing) 183. Ma nelle ultime due tappe del Mugello e Vallelunga, Lindblad è crollato scivolando così terzo al termine della stagione, mentre Sztuka si è messo in tasca il titolo battendo Ugochukwu.
Un monito per Slater? Senza dubbio. Nella F4 Italia, non vi sono certezze fino all'ultimo centimetro di asfalto dell'ultima gara. Il cammino di Slater è comunque impressionante. Undici vittorie su quindici corse lasciano poco spazio alla fantasia della concorrenza. Freddie è un quasi rookie, quasi perché nel 2023 ha disputato due eventi della F4 Italia con Van Amersfoort, due della Euro4 con Prema, due della F4 inglese con Double R a cui si aggiunge la partecipazione alla F4 UAE Trophy di Abu Dhabi e la gara di Macao. E in più, a inizio 2024 ha corso e vinto la F4 UAE. Ovviamente, nulla di tutto questo toglie ciò che Slater sta meritando. Per il 2025 il percorso per lui pare essere
targato F3.Yamakoshi (nella foto sopra) è approdato nel campionato italiano provenendo da un 2023 che lo ha visto iper impegnato tra F4 spagnola e F4 francese. Ha maturato una buona esperienza mettendosi in luce nella serie transalpina mentre in Spagna non si può dire che fosse nel miglior team. Con Van Amersfoort, si è subito espresso su ottimi livelli nella serie italiana ed è arrivata una bella doppietta a Imola unita alla pole. Poi, tre terzi posti e vari piazzamenti a punti.
Ci si aspettava di più da
Akshay Bohra, fratello minore di Nikhil impegnato nella Regional by Alpine. Ottavo nel 2023, Akshay ha raccolto una sola vittoria nella gara 1 di Le Castellet ai quali ha unito sei piazzamenti a podio, ma considerando la squadra per cui corre, campione con Sztuka un anno fa, e seconda con Alexx Dunne nel 2022, manca qualcosina al pilota americano con passaporto di Singapore.
Quarto in graduatoria, ma lontano dal vertice, è
Jack Beeton (US Racing). Rispetto al 2023 affrontato con Van Amersfoort, quando ha ottenuto appena 2 punti, l'australiano ha compiuto un gran migloramento. Per sei volte si è piazzato secondo, lotta costantemente per le prime posizioni. Ma non ha il passo che serve per poter puntare al massimo dei voti.
Lo stesso discorso vale per
Alex Powell, giamaicano, però il ragazzo del team Prema è al primo vero anno di F4 avendo corso appena due tappe dell'italiano nel 2023 oltre al Trophy di Abu Dhabi. Sesto nella F4 UAE di inizio anno, Powell è partito forte con tre secondi posti a Misano e due volte secondo a Vallelunga, ma in altre occasioni ha graffiato meno di quel che si pensava considerando i suoi ottimi trascorsi in kart. Se nel 2025 lo ritroveremo ancora in F4, potrà certamente essere il pilota da battere.
Stesso discorso vale per
Kean Nakamura-Berta (Prema), anche lui approdato in F4 sulla spinta di grandi risultati nel karting, ma sesto in campionato con 98 punti, una vittoria in gara 3 a Le Castellet e un altro solo podio, terzo a Misano gara 3. Pontus Jonsson (Van Amersfoort), settimo, e Dion Gowda (Prema), decimo, vantano un anno di esperienza nel British F4. Due podi li hanno ottenuti entrambi, ma qualcosa in più era lecito aspettarsi.
Rashid Al Dhaheri (nella foto sopra)
, al secondo anno nel tricolore, ha fatto una buona progressione rispetto al 2023, gli manca un passetto ancora per migliorare la ottava posizione in classifica e prendersi, nelle prossime gare, la prima agognata vittoria italiana dopo i due successi siglati nella F4 UAE di quest'anno, dove si è piazzato ottimo quarto. Tomass Stolcermanis ha realizzato un podio, nel 2025 potrà essere protagonista.
Matheus Ferreira e Gianmarco Pradel, rispettivamente 49 e 47 punti, e poco fuori la top 10, rappresentano le grandi delusioni del 2024. Nonostante guidino per US Racing e siano al secondo anno, i risultati sono molto al di sotto delle aspettative. Chi invece, ha lanciato segnali interessanti, nonostante il poco budget a disposizione, è Reno Francot del team Jenzer, olandese di belle speranze e 13esimo in classifica al suo primo vero anno in monoposto.
Sono soltanto tre gli italiani presenti nel campionato tricolore tra i 43 ragazzi che fino ad ora si sono cimentati nella categoria. E questo è sicuramente un punto di domanda che deve far pensare.
Davide Larini, figlio d'arte, dopo un 2023 altalenante tra AKM e PHM, ha trovato stabilità nel team tedesco, ma sono soltanto due le volte che ha concluso in zona punti.
In arrivo dal karting è
Emanuele Olivieri, (nella foto sotto) pupillo di Dindo Capello (tre volte vincitore della 24 Ore di Le Mans), che con la AKM di Marco Antonelli ha colto il sesto posto a Le Castellet gara 3, miglior risultato stagionale, che si aggiunge ai tre decimi posti ottenuti tra Imola e Vallelunga. Una curiosità: Olivieri è gestito dal figlio del nove volte vincitore della 24 Ore di Le Mans Tom Kristensen, amico ed ex compagno in Audi di Capello.
Infine
Alvise Rodella, sedicenne di Bologna (compirà diciassette anni a dicembre) che dopo un 2023 disputato prevalentemente in Spagna ha optato per il campionato tricolore con il fine di proseguire nella sua crescita. Rodella, quest'anno impegnato con il team Van Amersfoort, è un pilota della Pro Racing, vera e propria scuola di piloti fondata da Giancarlo Fisichella e Marco Cioci; non è ancora riuscito a racimolare punti, ma ci è andato vicino in più di un'occasione, con un undicesimo e un dodicesimo posto come migliori piazzamenti.