Jacopo Rubino - XPB ImagesCome sarà ridisegnata la stagione 2020 di Formula 1, dopo l'emergenza Coronavirus? Ci vorrebbe la sfera di cristallo, per saperlo, ma che si concluda nel... 2021 è ormai un'idea assolutamente plausibile. Lo confermano le parole di Mattia Binotto, team principal Ferrari, intervistato via Skype da Sky Sport: "Abbiamo deciso di dare carta bianca alla FIA per mettere in piedi un calendario. C'è la nostra disponibilità. Valutiamo diverse ipotesi, si può anche pensare di disputare due o tre gare a gennaio".
A livello teorico è possibile, con lo sviluppo tecnico congelato che non obbligherà le squadre a lavorare su una nuova monoposto, in quella che era la consueta pausa invernale. Ovviamente c'è la questione climatica da considerare: a gennaio GP in Europa sono impraticabili, le mete candidate sarebbero quelle vicine all'equatore o nell'emisfero sud del pianeta. E ci sarebbe comunque da risolvere l'enigma della logistica.
Anche Bernie Ecclestone, ai microfoni dell'agenzia Reuters, ha suggerito l'idea di sfruttare il mese di gennaio. Ma l'ex padrone del Circus ha pure ammesso: "Fosse per me, smetterei di parlare di gare per quest'anno. È l'unica cosa che si può fare, piuttosto che tentare cambiamenti che potrebbero non succedere". Liberty Media, però, non sembra certo intenzionata ad arrendersi. Chase Carey, l'attuale boss della F1, ha ufficialmente parlato di un
Mondiale da 15-18 round. "Spero davvero che ci riescano", ha ribadito Ecclestone, "il problema è che bisognerà andare dove sarà consentito alle squadre, e dove gli organizzatori vogliano avere una gara".
La prima in programma, ufficialmente, oggi è quella in Canada del 14 giugno. Francois Dumontier, responsabile dell'evento, ha espresso un moderato ottimismo. Una decisione sarà presa entro Pasqua: "Se la situazione dovesse migliorare, potremmo avere tutto pronto in tempo". La pista di Montreal non è permanente, ma è più semplice da allestire rispetto a quelle di Montecarlo e Baku. Dumontier è comunque aperto a rinvii: "Dobbiamo dimenticarci l'attuale calendario, dovremo fare delle concessioni".
C'è invece più fretta a Silverstone, dove si dovrebbe correre il 12 luglio. Il direttore dell'autodromo, Stuart Pringle, ha affermato che il destino Gran Premio di Gran Bretagna va definito entro un massimo di "12 settimane" dalla data originaria. La scadenza per avviare i preparativi è quindi per il 19 aprile. Non semplice, visto che Oltremanica è stata sospesa qualsiasi competizione motoristica fino al 30 giugno, e slitterà anche il Festival di Goodwood. Ecclestone, addirittura, è sicuro che la gara britannica non si svolgerà. Non il 12 luglio.
Per "stipare" molte tappe in un periodo condensato, e agevolare gli spostamenti, il ferrarista Binotto ha inoltre affermato: "Potremmo avere weekend di due soli giorni, con le prove libere al sabato mattina". Il messaggio del resto è chiaro: "In questo momento bisogna essere aperti a ogni ipotesi per correre il maggior numero di GP possibile".