Formula E

In DS Penske arriva Günther
affiancherà il confermato Vergne

Michele Montesano Novità anche per il team DS Penske in vista della prossima stagione di Formula E. La squadra francese sar...

Leggi »
Rally

Rally Acropoli – Shakedown
Katsuta batte tutti nella polvere greca

Michele Montesano Quattro rally per decidere chi sarà il campione 2024 del WRC. Inizia dall’Acropoli la volata finale del Mo...

Leggi »
formula 1

La rivincita di Perez
"Io ho questi problemi da 10 gare"

Frecciatine, parole taglienti, che lasciano intendere che in casa Red Bull le due RB20 non sempre erano simili. Sergio Perez ...

Leggi »
formula 1

Ufficiale, Serra nuovo
direttore tecnico Ferrari

Ora è ufficiale: la Ferrari ha un nuovo direttore tecnico. Si chiama Loic Serra, è francese, ha 52 anni, ha lavorato per dive...

Leggi »
Regional Mid-East

La serie 2025 torna in Kuwait
Poi, si corre a Dubai e Yas Marina

La Formula Regional Middle East ritorna in Kuwait. La categoria aveva visitiato il circuito Motor Town nel 2023, ora vi ritor...

Leggi »
F4 UAE

La seconda volta in Kuwait
Tre eventi per il Middle East Trophy

Novità importanti per la F4 UAE 2025. Il campionato per la seconda volta farà visita sul circuito del Kuwait, Motor Town, che...

Leggi »
19 Mar [15:08]

Il report FIA su Abu Dhabi 2021:
errori di Masi, ma cose da cambiare

Jacopo Rubino - XPB Images

Michael Masi, ormai ex direttore di gara in Formula 1, ha sbagliato. Estremizzando il concetto, è quanto emerge dall'atteso report FIA sui "fatti" di Abu Dhabi, che lo scorso dicembre hanno assegnato in modo controverso il titolo 2021 a Max Verstappen. Dopo l'ultimo Consiglio Mondiale sono state pubblicate le conclusioni dell'indagine avviata a gennaio dalla Federazione: viene riconosciuto come Masi non abbia applicato la corretta procedura di ripartenza dalla safety-car dopo l'incidente di Nicholas Latifi, senza far completare "un giro aggiuntivo" come richiesto dall'articolo 48.12 del regolamento sportivo, permettendo di sdoppiarsi solo ai piloti che si trovavano in pista fra Verstappen e il leader Lewis Hamilton.

In ogni caso, il verdetto della pista è ritenuto definitivo e non potrà essere modificato. La Mercedes, ricorda la FIA, aveva inoltrato una protesta ufficiale dopo il traguardo, respinta dai commissari; c'era la possibilità di rivolgersi alla Corte d'Appello per tenere la questione aperta, ma la scelta della scuderia di Brackley era stata quella di non procedere pretendendo però chiarezza e cambiamenti.

Sarebbe in ogni caso semplicistico trovare in Masi il capro espiatorio: del resto la FIA, che come presidente ha adesso Mohammed bin Sulayem, si è mossa per chiarire alcuni aspetti regolamentari e per togliere pressione al ruolo del direttore di gara in sé.



Si ammette ad esempio che gli articoli 48.12 e 48.13 si aprissero a interpretazioni diverse, "contribuendo probabilmente alla procedura applicata" nell'epilogo di Yas Marina. E si sottolinea che la preferenza di tutte le parti interessate (compresi Liberty Media, team e piloti) sia stata sempre quella di far terminare i GP in regime di gara libera, e non sotto safety-car, qualora ci fossero i presupposti di sicurezza. Per questo si concede che Masi abbia agito "in buona fede e al meglio delle informazioni disponibili in circostanze difficili, in particolare per il tempo ristretto e l'enorme pressione applicata dalle squadre". Le comunicazioni radio trasmesse in diretta TV, anche in occasioni precedenti, avevano del resto già fatto capire quanto gli uomini Red Bull e Mercedes tirassero per la giacchetta Masi. E non dovrà ripetersi con i suoi successori, Niels Wittich (operativo in Bahrain) ed Eduardo Freitas.

Non solo: da adesso le vetture doppiate verranno identificate attraverso un software sviluppato ad hoc, che invierà in modo automatico l'eventuale autorizzazione a sdoppiarsi. Fin qui il procedimento avveniva si verifica manuale degli stewards, con il rischio di errori umani. Ma soprattutto, la FIA ha creato l'equivalente del VAR calcistico, con un centro di controllo remoto che avrà sede a GInevra (il nome ufficiale è Remote Operations Centre). La struttura esaminerà gli episodi segnalati con oltre 140 fonti video e audio, sgravando il direttore di gara da questo compito. il ROC non avrà potere regolatorio, ma di supporto alle decisioni. Sperando che da qui in avanti certe polemiche non si ripetano.
RS Racing