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26 Giu [16:27]

Il team Hitech ha presentato la
richiesta per essere in F1 nel 2026

Massimo Costa

Se ne parlava da qualche settimana nei vari paddock del motorsport, ora è ufficiale. Il team Hitech ha presentato una richiesta alla FIA per essere al via del Mondiale F1 del 2026. La svolta per il team inglese che milita in Formula 2, Formula 3, GB3, F4 britannica, è arrivata dall'ingresso nella società Hitech Global Holdings Limited di Vladimir Kim, ricco uomo d'affari del Kazakistan che possiede ora il 25 per cento delle azioni. Fino a un paio di anni fa, la Hitech rispondeva al nome di Dmitry Mazepin che, come fece Lawrence Stroll con la Prema, aveva supportato economicamente il team inglese permettendo al figlio Nikita di corrervi tra Formula 3 e Formula 2.

Questa la nota del team diretto da Olivere Oakes: "Nel 2023, dopo venti mesi di pianificazione e ampia preparazione presso la sua base di Silverstone, Hitech ha presentato domanda per l'ingresso nel Campionato del Mondo FIA Formula 1 dalla stagione 2026, una mossa che completerebbe la sua scala nel mondo delle monoposto e dimostrerebbe che Hitech ha tutte le persone, l'esperienza e le risorse giuste per competere al fianco dei migliori team del mondo".

La FIA aveva posto a metà maggio la scadenza per presentare la domanda di entrare in F1 nel periodo 2025-2027 (con essa gli interessati dovevano versare 20.000 euro non rimborsabili e tutte le informazioni relative al personale, alla struttura, alle risorse finanziare e tecniche, a cui andava seguita successivamente una seconda quota di 300mila euro) e si era riservata di prendere ogni decisione riguardo le relative richieste di iscrizione, per la fine di giugno. Ma la FIA aveva poi concesso una proroga per presentare domanda e quindi anche la "sentenza" della Federazione Internazionale arriverà più tardi, forse verso la fine del mese di luglio.

Di chi ha presentato formalmente domanda per entrare come team in F1 non si sa praticamente nulla per volere della stessa FIA che aveva scelto di non fare alcuna comunicazione, a parte coloro che lo hanno annunciato, come accaduto ora con Hitech e in precedenza con Andretti-Cadillac, Panthera Team Asia e di Craig Pollock, ex BAR F1, con il progetto Formula Equal, ovvero una divisione completa nei ruoli tra uomini e donne.

Come si sa, gli attuali team di F1 non vedono di buon occhio l'ingresso di nuove squadre, che tra l'altro, se accettate, dovranno versare una cifra enorme di 200 milioni di dollari come recita il regolamento della Concordia stilato tra i vari team e la federazione. Perché non vogliono nuovi team? Perché gli ultimi esempi non sono stati certo confortanti, ovvero HRT, Caterham, Marussia, che erano costantemente in fondo alla griglia e rappresentavano più un ostacolo che altro. Strutture che non sempre si sono rivelate all'altezza dal punto di vista economico. D'altro canto, venti monoposto di F1 sono poche e non permettono ai piloti in arrivo dalle formule minori di trovare lo spazio che meriterebbero.

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