30 Ott [12:58]
Imola ritrova la Formula 1:
14 anni dopo, che sfida sarà?
Jacopo Rubino - XPB Images
Sembrava solo un sogno, ma in questo fine settimana la Formula 1 torna davvero a correre a Imola. 14 anni dopo l'ultimo Gran Premio di San Marino. Bravi gli organizzatori a cogliere l'opportunità, nelle eccezionali circostanze dettate dall'emergenza Coronavirus. Dal 2006 la categoria regina è molto cambiata, ma anche il circuito del Santerno non è lo stesso: non c'è più la Variante Bassa, si andrà in pieno dall'uscita della Rivazza fino alla chicane del Tamburello. I tempi sul giro, e non solo per l'evoluzione tecnica, saranno quindi sensibilmente inferiori rispetto al record in gara di 1'20"411 siglato nel 2004 da Michael Schumacher: le simulazioni parlano di riferimenti attorno al minuto e 14, forse qualcosa in meno.
Per team e piloti sarà un po' come affrontare una pista inedita, per giunta con un weekend compresso in due sole giornate e con una singola sessione di prove libere al sabato mattina, da 90 minuti. Una sfida nella sfida, che potrebbe creare qualche variabile aggiuntiva. "Ci aspettiamo un turno molto animato, in cui le squadre cercheranno di sfruttare al massimo il tempo a disposizione per prepararsi a qualifiche e gara", ha raccontato Toto Wolff, capo della dominatrice Mercedes. "Imparare rapidamente sarà fondamentale per essere competitivi". La compagine con sede a Brackley, nel 2006, era la Honda: giusto per dare l'idea di quante cose siano mutate.
Come a Portimao ci sarà una sola zona DRS, sul rettilineo principale: è il punto più favorevole per i sorpassi, che sulla carta qui non saranno semplicissimi, complice la sede stradale stretta. Ma lo si diceva anche alla vigilia del Mugello, poi la corsa toscana ha... superato le aspettative. La frenata più impegnativa sarà invece quella della Rivazza, in discesa, con le auto che sfiorati i 310 chilometri orari dovranno rallentare a circa 145/150. E poi, ovviamente, rimangono curve mitiche come la Tosa, le Acque Minerali, la Variante Alta, ognuna con le sue peculiarità: tutto ciò che fece coniare a Enzo Ferrari la definizione di "piccolo Nurburgring".
Secondo Pirelli l'asfalto non sarà troppo abrasivo, motivo per cui le mescole di pneumatici portate sono C2, C3 e C4, quelle "di mezzo". In estate, prima della ripresa dopo il lockdown, l'AlphaTauri aveva effettuato qui un filming day che ha segnato la prima volta in assoluto di una F1 ibrida sul circuito. Che dista solo 15 chilometri da Faenza, dove ha sede la scuderia di proprietà Red Bull. "È una di quelle piste vecchia scuola che mi piacciono tanto, con vie di fuga in ghiaia, saliscendi, curve cieche e veloci", ha raccontato Pierre Gasly. L'occasione di gareggiarci in F1 sarà forse unica, ciò che rende il Gran Premio dell'Emilia Romagna ancor più speciale.