Alla vigilia del GP di Spagna, è stata presentata a Madrid la biografia di Emilio de Villota, il primo spagnolo a correre nella F.1 ‘moderna’. Il libro ripercorre l’insolita carriera di colui che in patria è giustamente riverito come un pioniere. Quando decise di tentare di arrivare in F1, dopo aver corso in tutte le (poche) serie nazionali, Emilio aveva quasi 30 anni e faceva il manager in una banca. Con tenacia, sacrifici e grande abilità per le pubbliche relazioni, riuscì nel 1977 a coronare il suo pazzo sogno, seppur da privato e senza grandi risultati, ovviamente.
Leggere che si correva in F1 con un telaio, due motori, un team di sei persone e un budget complessivo pari a 300 milioni di lire di allora, oggi sembra fantascienza e regala tanti aneddoti e storie di vita vissuta, oggi raccontate. Villota ha poi trovato il successo nell’Aurora F1 (il campionato inglese) e nelle gare di durata prima di dedicarsi, insieme ai tre figli, alla sua scuola di pilotaggio (dove sono passati, tanto per citare solo due nomi, Carlos Sainz sr, che firma la prefazione, e Fernando Alonso) e al team di famiglia.
Nel 2012, il non cercato ritorno alla ribalta, con la tragedia della figlia Maria. Anche di questo parla il libro, visto che il percorso umano e familiare di uno come Emilio, che ha dedicato tutta la sua vita a questo sport, è indissociabile da quello sportivo. Senza dubbio una lettura interessante per chi volesse rituffarsi nell’automobilismo degli irripetibili anni ’70 e ’80.
Autore del volume, in spagnolo e riccamente illustrato, è il nostro collaboratore Alfredo Filippone, da sempre molto vicino alla famiglia De Villota e che ha seguito da vicino la carriera di Emilio sin dalla fine degli anni ’70. “Emilo de Villota, un español en la época dorada de la F1” è disponibile, al prezzo di 14,95 euro, su Amazon e presso lo shop online dell’editore, Motor Press Ibérica: Suscripciones Revistas (motorpress-iberica.es).