2 Set [15:42]
Infortunio per Marinangeli
"Spero di tornare a Magny-Cours o Zandvoort"
Mattia Tremolada
Sulla griglia di partenza del terzo appuntamento stagionale di Formula Renault Eurocup mancherà Nicola Marinangeli. Il pilota italiano è stato infatti coinvolto in un incidente stradale, in cui ha riportato la frattura scomposta del malleolo della gamba destra. Per l’alfiere del team BhaiTech è già iniziato un lungo percorso di riabilitazione, che porterà al recupero completo nell’arco di quattro mesi. La speranza di Nicola è ovviamente quella di rientrare in pista il prima possibile, senza tuttavia forzare i tempi di recupero.
Sentiamo direttamente dalla sua voce quello che è accaduto ed il piano per la guarigione:
“Stavo tornando a casa dopo un giro in moto con degli amici quando una macchina ha invaso la mia corsia in curva. Per evitarla sono finito con le ruote sull’erba, perdendo il controllo e cadendo in un fosso. In un primo momento non mi sono reso conto della gravità della situazione, credevo che la gamba destra fosse impigliata nei rovi. Appena sono riuscito a vederla però, è stato chiaro che fosse rotta. Ho chiamato l’ambulanza che mi ha prestato il primo soccorso, ma trovandomi lontano dall’ospedale di Foligno, ho dovuto attendere l’arrivo di mio padre per andarci”.
Quale è stata la prima diagnosi?
“I medici hanno subito individuato una frattura scomposta al malleolo, che si è staccato dal perone. Il primario Giacomo Picuti, amico di lunga data di mio padre, si è reso disponibile ad operarmi subito, fuori dai suoi orari, per evitare di far gonfiare la caviglia, cosa che avrebbe comportato un ritardo importante per l’intervento. Mi hanno inserito otto viti nella gamba, di cui una verrà tolta dopo 35 giorni dall’operazione”.
Hai già iniziato il processo di riabilitazione?
“Già dopo due settimane sono riuscito a togliere il gesso, che avrebbe dovuto rimanere altri venti giorni. Non vogliamo forzare oltre il dovuto la guarigione, ma stiamo comunque cercando di restringere i tempi. Ora ho un tutore e posso camminare appoggiando il piede, ma senza forzarlo troppo, mentre con il gesso non potevo muovere la gamba. Ho cercato comunque di non interrompere mai l’allenamento con un fisioterapista che mi fa fare attività ginnica su tutto il corpo, tranne ovviamente la parte interessata dalla lesione”.
Quali sono i tempi di recupero?
“Ora mi trovo a Formula Medicine dove, oltre a proseguire nel recupero delle funzioni del piede, riprenderò anche l’allenamento psichico e fisico, per quanto possibile. La situazione va monitorata giorno per giorno in base alla risposta della mia gamba. Il piede riesco a muoverlo come l’altro in flessione ed estensione, mentre lateralmente non posso ancora a causa della vite, che non mi permette ancora di schiacciare a fondo l’acceleratore. Ho infatti provato a fare qualche giro al simulatore, ma è ancora presto per riprendere ad usarlo. A me piacerebbe rientrare già per Magny-Cours la prossima settimana, ma credo che sarà molto difficile. È invece più probabile andare a Zandvoort, a fine mese, dove ci sono due giornate di prove libere prima della corsa in cui potrò capire se riesco a guidare”.
Nelle prime due gare della stagione a Monza e Imola avevi mostrato di esserti adattato piuttosto velocemente alla monoposto di Formula Renault, sfiorando la top-10 sia in qualifica sia in gara.
“Il fine settimana di Imola era stato più che positivo. Nel Q2 ho fatto segnare praticamente lo stesso tempo di Lorenzo Colombo, che è il mio riferimento in seno al team BhaiTech. Purtroppo un piccolo errore in gara non mi ha permesso di conquistare i primi punti stagionali, che erano a portata”.
Pensi che questo infortunio possa rallentare la tua crescita?
“Io credo di no, perché continuo ad allenarmi senza sosta e dovrei saltare solamente due appuntamenti della stagione. In tre o quattro mesi dovrei recuperare totalmente la mobilità del piede, ma sono sicuro che una volta sgonfiatasi la caviglia e tolta la vite potrò già tornare a guidare la mia monoposto come prima. Nel frattempo continuerò ad allenarmi due volte al giorno, facendo ginnastica al pomeriggio e fisioterapia alla sera”.