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12 Lug [19:46]

Intervista a Claudio Berro:
“L’Isotta è al 70% del suo sviluppo,
l’esordio in Bahrain non è una priorità”

Da Monza - Michele Montesano

Lo scorso fine settimana il Tempio della velocità non ha ospitato solamente la 6 Ore di Monza. Il numeroso pubblico, presente sulle tribune dell’Autodromo Nazionale, ha infatti potuto assistere alla passerella della Isotta Fraschini Tipo 6 LMH Competizione scortata dalla versione Pista, appositamente realizzata per i track day.

Un evento unico che ha scaldato gli animi dei tifosi italiani nel rivedere il glorioso marchio tricolore debuttare, seppur solamente per qualche giro, sul palcoscenico internazionale del FIA WEC. Il battesimo di Monza è stata l’occasione per apprezzare la vettura danzare sui cordoli e, soprattutto, fare il punto sul suo futuro con Claudio Berro, Motorsport Managing Director di Isotta Fraschini.

La sviluppo della Tipo 6 LMH Competizione sta procedendo secondo i vostri programmi?

“Per quanto riguarda l’affidabilità procede meglio di quanto previsto. In 4000 km di test, finora effettuati, non abbiamo riscontrato nessun grosso problema. Questa tipologia di vetture richiede un lungo lavoro di messa a punto del software. Innanzitutto il dialogo dell’elettronica con la parte termica, poi la gestione della frenata sull’asse anteriore tra sistema ibrido e meccanico e, infine, per il propulsore e i suoi consumi. Il software, su cui lavoriamo in stretta sinergia con la Bosch, è senza dubbio la parte più complessa. Ad oggi siamo arrivato a uno stadio del 60-70% di soddisfazione generale del veicolo”.

Dallo shakedown di Vallelunga all’ultimo test di Alcaniz sono state effettuate modifiche sull’auto?

“Abbiamo lavorato sugli equilibri aerodinamici, ci sono ancora elementi che non sono totalmente definitivi però, attualmente, la vettura è all’interno della finestra regolamentare. Attendiamo altri pezzi per delineare la versione finale e andare quindi in galleria del vento per il test pre omologazione”.



Avete già stabilito ulteriori sessioni di test?

“Abbiamo in programma tre sessioni molto intense. La prima sarà a Vallelunga, poi torneremo a Monza e infine al Mugello. Quello sul tracciato brianzolo sarà un test molto importante perché, oltre a concentrarci sulla prestazione, lo effettueremo assieme al Team Vector Sport. In questa occasione, e per la prima volta, saliranno sulla Tipo 6 LMH i loro piloti avendo così modo di confrontarci. Inoltre sul circuito gireranno anche le BMW LMDh del Team WRT, quindi avremo un primo raffronto diretto con altre Hypercar. Dopo la pausa estiva a settembre si andrà in Spagna per effettuare delle simulazioni di durata e in notturna. Non abbiamo la necessità di provare la simulazione di una 24 ore, perché attualmente non è il nostro target immediato, ma prima dell’esordio la faremo”.

Quindi l’obiettivo è debuttare nel 2024, o c’è la possibilità di vedere la Isotta Fraschini già in Bahrain quest’anno?

“L’obiettivo Bahrain potrebbe essere interessante, ne stiamo discutendo ma non è una necessità. In ogni caso saremo sulla pista di Shakir per fare i test dopo la gara. Poi sarà la volta del Prologo in Qatar con gli altri team e li ci sarà la prova del fuoco”.



Come mai avete deciso di non scendere direttamente in campo con un vostro team?


“Attualmente volgiamo lavorare con team clienti sempre offrendo il nostro supporto tecnico. Feci così ai tempi della Maserati MC12 GT1 e la nostra squadra clienti era AF Corse. Guardando oggi dov’è arrivata, significa che si può lavorare molto bene al fianco di team clienti”.

Quindi ci sarà un avvicendamento tra gli uomini Isotta Fraschini e il Team Vector?

“Ci sarà un’integrazione tra i nostri uomini, quelli di Michelotto, e quelli del Team Vector che avverrà in maniera graduale a partire dal prossimo test di Monza. Agiremo sulla falsariga di quanto sta facendo oggi Porsche con Penske: la gestione della gara spetterà alla squadra, mentre noi ci occuperemo del supporto tecnico della LMH. In teoria più della metà dei tecnici saranno nostri, i quali si occuperanno di assetto e software dell’auto”.

Ci sarà una sola Tipo 6 LMH in gara o ne sono previste altre?

“Vector ha la priorità qualora vorrà schierare una seconda vettura, resta da capire se avrà sia le capacità tecniche che economiche per poterlo fare. Inoltre ci sono altri team interessati alla nostra Hypercar ma, in ogni caso, bisognerà discuterne anche con FIA e ACO”.

Quale sarà il vostro obiettivo per la prossima stagione?

“Realisticamente parlando è quello di essere tra i protagonisti. Il sogno è quello di poter salire qualche volta sul podio. Le gare nella prossima stagione sono otto e poi c’è un podio, decisamente più prestigioso, che vale quanto un intero campionato, quello della 24 Ore di Le Mans”.
LP Racing