10 Apr [10:42]
Ipotesi Portogallo per la F1?
Portimao ed Estoril appena omologate
Jacopo Rubino - XPB Images
I circuiti di Portimao ed Estoril, i più importanti in Portogallo, hanno ottenuto a pochi giorni di distanza l'omologazione FIA di Grado 1: in poche parole, sono abilitati ad ospitare una gara di Formula 1. Sia chiaro, non significa per forza che sia in programma un Gran Premio nel paese lusitano, assente in calendario dal lontano 1996. Ma forse Liberty Media avrà due "jolly" da sfruttare per allestire il calendario 2020, minato dall'epidemia Coronavirus.
A Portimao la conferma di omologazione è stata resa nota il 1° aprile, dopo alcuni lavori di aggiornamento richiesti dalla Federazione. "Ci siamo adoperati sin dallo scorso anno, quando abbiamo avuto un'ispezione da parte di Charlie Whiting", ha spiegato il responsabile Paulo Pinheiro all'agenzia di stampa Lusa. L'impianto, di base, è moderno: è stato inaugurato nell'ottobre 2008, accogliendo poi le prove di alcune scuderie come Ferrari, McLaren, Renault, Williams, Toro Rosso e Toyota. La certificazione per ospitare test, denominata 1T, era già stata rinnovata nel 2017.
Situata nella regione meridionale dell'Algarve, la pista di Portimao è apprezzata per la sua conformazione fatta di curve veloci e cambi di pendenza. È stata sede di varie gare internazionali con WTCC, FIA GT, A1GP, GP2, F3, GT Open, Euroformula, tutt'ora con la European Le Mans Series e, nelle due ruote, del Mondiale Superbike.
Appare invece più sorprendente la ri-omologazione dell'Estoril, rivelata da SportMotores.com. Si tratta infatti di un tracciato "vecchia scuola", che permise di riportare la F1 in Portogallo dal 1984, nella corsa che assegnò il terzo titolo iridato a Nika Lauda. L'autodromo nei pressi della capitale Lisbona rimase tappa di un GP per altre dodici edizioni, ma prima di uscire totalmente dal giro del Circus continuò a essere sfruttato fino al 2002 come meta di test privati, grazie al clima mite della zona.
Le infrastrutture dell'Estoril non sono oggi fra le più avanzate, soprattutto pensando alle esigenze logistiche delle squadre, ma l'emergenza causata dal COVID-19 potrebbe convincere l'intera F1 a qualche compromesso, pur di salvare questo Mondiale.
Nella foto, la Renault a Portimao durante i test del gennaio 2009