Da Jerez - Marco CortesiUna spessa coltre di nuvole si è addensata (insieme al freddo) sopra il tracciato di Jerez, dove si è aperta la seconda giornata di test pre-stagione della Formula 1. E anche se non sembra che possa venire a piovere, in Ferrari si è sparata l'artiglieria fin da subito: Sebastian Vettel, sceso per primo in pista, ha progressivamente abbassato i propri riscontri fino a scendere sotto quota 1'21". Il pilota tedesco ha completato 31 giri. Alle sue spalle, incombente, l'ombra della Mercedes W06, che non ha cercato il tempo, ma ha invece messo in tabellino 73 passaggi con Lewis Hamilton. Lunghi test di lift-and-coast per il britannico, già in modalità-gara.
Al terzo posto, Max Verstappen è andato in progressione, completando 58 passaggi con la Toro Rosso STR11-Renault e prendendo via via confidenza con Jerez. A seguir tutti gli altri, principalmente impiegati in misurazioni aerodinamiche e rilevamenti. Bene ancora la Sauber-Ferrari con Felipe Nasr, mentre più "abbottonato" è restato Valtteri Bottas con la Williams-Mercedes.
Nel frattempo, ha fatto il suo debutto, e che debutto, la Lotus E23-Mercedes. Arrivata in pista alla spicciolata ieri (domenica), la nuova creatura di Enstone ha sorpreso tutti entrando in pista a metà mattinata ed esibendosi, nel primo pomeriggio, in un lungo stint con tempi in diminuzione e Pastor Maldonado al volante. Impressionante considerati i ritardi, e indicativo sul fatto che la power unit Mercedes sia veramente plug-and-play.
Indietro Jenson Button e la McLaren-Honda, sulla quale non sono ancora stati risolti i problemi della prima giornata quando al volante della MP4/30 vi era Fernando Alonso. Ultimo infine, il povero Daniil Kvyat, costretto a girare senza alettone posteriore della sua Red Bull-Renault dopo un'uscita in uno dei suoi primi giri che aveva fatto anche rischiare un clamoroso contatto con Hamilton.