Jacopo Rubino128 giri, e segnali incoraggianti: "Ogni macchina ha le sue caratteristiche, ma mi sono sentito subito a mio agio". È la sintesi della prima giornata di Robert Kubica al volante della BMW M4 DTM, nei test sul circuito di Jerez de la Frontera che si stanno svolgendo questa settimana. Il pilota polacco nel 2013 provò a Valencia un'altra vettura della categoria, la Mercedes C63, ma da allora sono cambiati diversi aspetti del regolamento tecnico, dal motore (ora un 2.0 turbo) all'aerodinamica.
"È da un po' che non guidavo una macchina con il tetto, anche se quelle del DTM assomigliano a delle F1 coperte", ha raccontato l'ormai ex alfiere Williams, che con gli abitacoli "chiusi" ha comunque vissuto l'esperienza nei rally. "Ovviamente, è qualcosa di completamente diverso da ciò a cui ero abituato, ma a mio parere è stato un giorno produttivo, e una buona opportunità per capire un po' tutti i punti chiave della categoria".
Che sia davvero un assaggio di 2020? La serie tedesca per Kubica è una concreta possibilità, o comunque la preferita per continuare a gareggiare. Il boss Gerhard Berger sarebbe entusiasta di accoglierlo in griglia: "Grandi nomi come il suo sono sempre nei nostri radar, ma al momento dipende da numerosi fattori, come il budget e la disponibilità di posti", aveva dichiarato l'austriaco il mese scorso.
Robert ha siglato il suo miglior crono (ufficioso) in 1'33"0, a circa otto decimi da Fabio Scherer, nuovo portacolori WRT sull'Audi RS5 clienti che è stato il più rapido di questo giovedì. Ma è maggiormente significativo il confronto con Marco Wittmann, sull'altra M4 in azione oggi, il cui best lap è stato di 1'32"7. Wittmann, due volte campione, può essere infatti considerato l'uomo di punta della casa bavarese nel DTM. L'altro pilota in fase di valutazione da BMW è il britannico Nick Yelloly, già inserito nel programma GT.