16 Giu [20:25]
La F1 pronta a sperimentare
Ipotesi griglia invertita
Antonio Caruccio - XPB Images
Continuano gli appuntamenti FIA eConference. Dopo il lancio della cerimonia di apertura con il presidente della FIA Jean Todt, oggi l’ospite d’onore è stato Ross Brawn, che ha ovviamente parlato dei piani della Formula 1. Oltre ai protocolli che saranno rilasciati venerdì con anche l’approvazione del calendario da parte del consiglio mondiale della Federazione, Brawn ha parlato della possibilità di sperimentare delle novità che da anni ormai rimbalzano nel paddock. Come la possibilità di avere una griglia invertita.
“In alcune occasioni saremo sulle stesse piste per due fine settimana, è il caso di Spielberg in apertura e di Silverstone (ed anche del Bahrain in chiusura di anno, ndr) e si potrebbe valutare l’ipotesi della griglia invertita. Per una gara di qualificazione si potrebbe infatti pensare di ribaltare l’ordine della classifica di campionato” dice Ross. Un’ipotesi che potrebbe assegnare punti in forma ridotta al sabato a quei piloti e squadre a fondo schieramento, per movimentare la classifica e divertire i telespettatori.
Un ribaltone che, proprio lui da Team Owner nel 2009 visse in prima persona quando si aggiudicò il titolo squadre e piloti con Jenson Button subentrando quale ultimo della griglia al progetto Honda. Una carta già giocata in passato dalla Superleague Formula, che per movimentare la corsa proponeva un ordine di partenza completamente invertito e che più di una volta ha regalato gare emozionanti e rocambolesche.
Il pubblico poi è un elemento fondamentale della discussione per il prosieguo della stagione: “Partiremo sicuramente a porte chiuse, non abbiamo fretta di tornare ad avere persone in autodromo a rischio della loro salute e di quella degli altri. Ma forse per la fine della stagione europea, in base alle norme dei singoli stati si potrà pensare di riaprire le porte” continua Brawn. Ed ecco che l’ipotesi di avere il pubblico sugli spalti nella gara di Monza e addirittura nel doppio round italiano al Mugello può diventare realtà, ribaltando anche il peso delle attuali trattative dal punto di vista economico.
“Stiamo lavorando alacremente per riempire il vuoto che separa le gare europee dalla chiusura in Medioriente” conclude il britannico, che conferma la volontà di restare a 18 gare in calendario, per non correre il rischio di scendere la quota dei 15 round, sotto cui cadrebbero i diritti commerciali derivanti dalla televisione.