Jacopo RubinoSlitta in avanti di dieci mesi, al novembre 2021, il varo della nuova generazione di Formula 4: la decisione è stata ratificata dalla FIA nel Consiglio Mondiale di venerdì, nell'ottica di tenere le spese sotto controllo dopo il Coronavirus. Nel resoconto del meeting, che si è svolto da remoto per le "circostanze eccezionali" dovute alla pandemia, si legge un breve passaggio: "È stato approvato un rinvio nell'introduzione della seconda generazione di vetture FIA Formula 4 dal 1° gennaio al 1° novembre 2021, per ridurre i costi".
L'emergenza COVID-19, con i relativi effetti economici, ha determinato un cambio di piani appena tre mesi dopo il precedente Consiglio Mondiale, andato in scena a Ginevra il 7 marzo, in cui le prossime F4 avevano ricevuto il semaforo verde per la prossima stagione. La principale novità tecnica sarà la presenza obbligatoria dell'Halo a protezione dell'abitacolo, come nelle categorie superiori che conducono alla F1.
Come avevamo riportato, la Tatuus, telaista di riferimento, era già in fase avanzata sul progetto.
La data d'esordio posticipata al 1° novembre 2021, e non al 1° gennaio 2022, si direbbe studiata per consentire l'eventuale un utilizzo anticipato già nei tornei che hanno calendario distribuito sul periodo invernale, come ad esempio la F4 degli Emirati Arabi. La Federazione, questa volta, non ha però menzionato il periodo di convivenza fra i due cicli tecnici: per rendere meno impegnativo che dovranno affrontare squadre e organizzatori, era previsto che fino alla fine 2023 i singoli campionati possano scegliere di mantenere le auto precedenti.
La capostipite delle F4 FIA è stata proprio la T014 prodotta da Tatuus, che nel 2014 ha inaugurato l'intero movimento con la nascita della serie tricolore. Una macchina, apprezzata dagli addetti ai lavori, che avrà una carriera agonistica probabilmente più lunga di quanto immaginato in origine. E lo stesso vale per i modelli degli altri costruttori, come la francese Mygale e la giapponese Dome.