13 Mag [17:32]
La Haas ritrova la zona punti
e la fiducia a Barcellona
Jacopo Rubino
A Barcellona la Haas è uscita dal mini-tunnel durato tre Gran Premi, trovando le risposte che cercava alla vigilia. Sulla stessa pista dove nei test invernali aveva fatto temere la concorrenza diretta, il team americano è tornato competitivo e in zona punti. E lo ha fatto con entrambi i suoi piloti: Kevin Magnussen settimo e Romain Grosjean decimo. Ma dopo la ripartenza dalla safety-car, il team principal Gunther Steiner ha certamente sudato freddo per il duro duello interno che si è venuto a creare, in cui il danese ha avuto la meglio dopo un contatto in curva 1. L'incubo di ogni squadra, anche se il pubblico ringrazia per uno dei pochissimi momenti di vero spettacolo in una gara altrimenti soporifera.
"Il weekend si è concluso un modo un po' controverso, ma abbiamo risolto tutto, sistemando le cose fra i piloti. Questa era la cosa più importante", ha rassicurato il manager altoatesino. "Forse abbiamo perso qualche punto, ma siamo contenti di ripartire da qui. È stato un buon fine settimana, e speriamo di ripeterci a Monaco e in Canada. Sulla carta potrebbe essere più difficile, viste le tipologie di circuito, ma penso si possa comunque concludere in top 10".
Per Grosjean, nonostante il terreno perso nel finale (colpa di qualche danno rimediato al fondo e di gomme andate fuori temperatura), è quindi arrivato il primo punto del 2019, lasciando le sabbie mobili di quota 0. "La ripresa non è stata ideale, ma in generale sono contento: abbiamo mostrato che la macchina è veloce".
Dopo il compagno, scatenato Magnussen aveva quasi superato anche Pierre Gasly, alfiere Red Bull. La vettura che sogna di battere l'eccentrico William Storey, patron dello sponsor Rich Energy. Questo, per adesso, resta un obiettivo fuori portata, ma nella lotta a centro gruppo la Haas vede di nuovo salire le proprie quotazioni.