Jacopo RubinoOrmai si attendeva solo l'ufficialità, visti i recenti sviluppi: nel 2020 la Formula 1 tornerà a correre in Olanda. Lo farà a Zandvoort, lo stesso circuito che ha ospitato tutte le precedenti edizioni del Gran Premio. Un vero revival, considerato che l'ultima è datata 1985, gara ricordata anche per essere l'ultimo successo in carriera di Niki Lauda.
Liberty Media ha voluto riportare il Circus nei Paesi Bassi grazie all'effetto generato da Max Verstappen: il pilota della Red Bull è seguito un po' ovunque dai suoi connazionali,e sulla pista di casa è inevitabile attendersi il tutto esaurito. Ancor di più se fra un anno dovesse guidare una vettura in grado di lottare stabilmente per la vittoria.
Le perplessità su Zandvoort, comunque, non mancano. Il tracciato, pur affascinante, ormai appare abbastanza anacronistico per le prestazioni e le caratteristiche della F1 odierna. Il rischio di una corsa in processione sullo stile di Montecarlo o Budapest sembra altissimo, considerando che lo stesso scenario è più volte accaduto con categorie meno prestazionali come la vecchia Formula 3 o il DTM. Senza dimenticare l'elemento sicurezza. In questo senso sarebbe stata forse migliore la pista "rivale" di Assen, più conosciuta per essere l'università del motociclismo, che aveva concretamente sondato a sua volta la possibilità di accogliere il Mondiale.
"Per soddisfare i desideri della F1 e gli standard richiesti dalla FIA, il circuito e le sue infrastrutture saranno modernizzate in alcune aree, con i lavori completati in largo anticipo", ha comunque garantito Jan Lammers, storico pilota olandese e responsabile sportivo dell'evento. Il contratto siglato con Liberty Media avrà durata triennale.
"Fin dal nostro arrivo, abbiamo sempre detto di voler correre in nuove destinazioni, ma rispettando le radici europee. Zandvoort ha contribuito alla popolarità di questo sport e negli ultimi anni l'Olanda ha avuto un ritorno di interesse per la Formula 1, soprattutto per merito dell'entusiasmo nei confronti di Verstappen. L'arancione sarà sicuramente il colore dominante sulle tribune", ha raccontato Chase Carey, amministratore delegato del campionato.
L'inserimento di Zandvoort allungherà ulteriormente la stagione iridata o costerà la permanenza ad un'altra tappa? A rischio potrebbe esserci la Spagna, dove si è appena corso, ma le trattative per il rinnovo non si sono ancora concluse. Di sicuro, un po' di timore dalle parti di Barcellona c'è: "Perdere la F1 sarebbe una trategia", ha ammesso il responsabile dell'autodromo Vincenc Aguilera, al quotidiano El Mundo Deportivo. "Ma abbiamo tempo fino all'estate per discutere".