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7 Apr [11:33]

La Haas senza telaio di scorta,
niente "rischi inutili" a Melbourne

Jacopo Rubino - XPB Images

Vietato sbattere. I piloti Haas dovranno affrontare con questa consapevolezza il weekend di Melbourne, il terzo della stagione 2022 di Formula 1. Il violento incidente di Mick Schumacher nelle qualifiche in Arabia Saudita ha infatti lasciato la squadra senza un telaio di scorta per la trasferta australiana: se il tedesco, o il compagno Kevin Magnussen, fossero protagonisti di un crash di seria entità potrebbero saltare il resto del fine settimana. Non sarebbe l'ideale, e sicuramente un peccato considerando la sorprendente competitività mostrata dalla Haas in questo avvio di campionato.

"Si tratta di uno scenario prevedibile, dopo due gare e un grosso incidente. Disponiamo di tutto, ma non abbiamo una grande quantità di ricambi", ha spiegato il team principal Gunther Steiner. La Haas ha costruito fin qui tre scocche della VF-22: quella che in precedenza era di riserva verrà utilizzata da Schumacher a Melbourne, mentre quella incidentata è stata rispedita in sede per essere ripristinata. "Sarà pronta per Imola", ha confermato il manager altoatesino. "Per motivi di dogana", ha raccontato tra l'altro Steiner, il telaio danneggiato è stato comunque portato in Australia e solo da qui inviato in Gran Bretagna, allungando i tempi logistici.



La mancanza di un "paracadute" cambierà l'approccio in pista di Schumacher e Magnussen nel fine settimana? "I piloti ne sono consapevoli ma non possiamo dirgli di rallentare. Si tratta solo di evitare rischi inutili", ha sottolineato Steiner. Per Schumacher sarà un piccolo esame di maturità, per fare tesoro dell'errore compiuto a Jeddah che, a quanto pare, potrebbe costare alla Haas fino ad un milione di dollari. Telaio e power unit si sono "salvati", non le sospensioni, ad eccezione dell'anteriore sinistra.

Il tedesco non ha però mai corso all'Albert Park, dove peraltro i muretti sono vicini alla pista: anche qui chi sbaglia rischia di pagarla cara. Magnussen qui ha invece dei buoni precedenti: al debutto in F1, nel 2014, salì sul podio con la McLaren, nel 2019 chiuse sesto proprio con la Haas. "Forse si tratta solo di coincidenze, ma su questo tracciato siamo sempre stati veloci", ha commentato il danese. Stavolta, però, non sono concessi azzardi.
RS Racing