29 Giu [10:23]
La Mercedes ora deve rincorrere,
ma può farcela senza aggiornamenti?
Jacopo Rubino - XPB Images
Quattro gare senza vincere, mai accaduto durante l'era turbo-ibrida, quattro successi della rivale Red Bull. Dopo il Gran Premio di Stiria la Mercedes è chiamata a reagire: sarà in grado di confermarsi sul trono? Di certo la squadra campione in carica si trova davanti alla sfida più tosta da quando ha iniziato il suo dominio in Formula 1. Nel 2017 e nel 2018 la Ferrari è stata una minaccia concreta, è stata anche davanti in classifica, ma questa Red Bull sembra un'avversaria molto più solida. E la Mercedes forse non è la stessa di allora, seppur fino alla tappa in Spagna sembrasse avere in pugno la situazione.
Guai a dare la Stella già per sconfitta, ma il primo round a Spielberg è stato una battaglia persa in modo netto. Terminare con Lewis Hamilton secondo e Valtteri Bottas "non è un brutto risultato, ma ha pesato perché per la prima volta in otto anni ci mancava il ritmo per vincere", ha riconosciuto il team principal Toto Wolff. Magari esagerando, perché qualche domenica sottotono è capitata anche nei periodi di maggior superiorità. "Con la seconda macchina più veloce, il doppio podio era il miglior modo di contenere i danni. La Red Bull aveva chiaramente il pacchetto più competitivo del weekend, e non avevamo il ritmo per mettere pressione a Verstappen, che avrebbe recuperato con qualunque strategia avessimo scelto. Semplicemente è stato davanti e ha controllato".
La Mercedes, quindi, si è calata nei panni dell'inseguitrice: inevitabile, guardando alla classifica e al cronometro. Questo cambio d'abito avviene però dopo aver già deciso di fermare gli sviluppi, per non intaccare la preparazione del progetto 2022 in tempi di budget cap. La Red Bull, paradossalmente, non sta invece smettendo di introdurre aggiornamenti. La forbice fra W12 e RB16B è destinata addirittura ad allargarsi?
Hamilton spinge per ricevere qualche novità, ma per Wolff ci sono altri margini di manovra per recuperare: "Noi riteniamo che serva impostare bene il prossimo anno, ma il campionato non si gioca aggiungendo solo parti aerodinamiche. Anche la Red Bull a un certo punto dovrà fermare le evoluzioni e concentrarsi sul 2022, e questo significa che il lavoro su set-up, gestione gomme e ottimizzazioni diventerà fondamentale". In Mercedes stanno già valutando modifiche di assetto per il Gran Premio d'Austria, l'evento-bis a Spielberg, per tirare fuori qualcosa in più dalla macchina. Anche in qualifica.
"Sfrutteremo ogni arma che abbiamo", ha promesso il manager austriaco, sottolineando che la lotta per il Mondiale "non è certo finita". La sensazione è che le armi siano anche politiche e psicologiche: basti pensare alle varie frecciate (date e ricevute) con l'omologo Christian Horner, ma soprattutto alle questioni sollevate sulle ali flessibili, sui presunti guadagni prestazionali del motore Honda, e alla direttiva FIA per rallentare i pit-stop, in un ambito dove la Red Bull è la leader indiscussa. La normativa è nata proprio da una "interrogazione" Mercedes, ufficialmente in nome della sicurezza ma senza dubbio anche dei propri interessi. Dall'altro lato della barricata, il consulente Helmut Marko non le ha mandate a dire: "Si lamentano di ogni cosa. Il vento è cambiato, per loro è una situazione inusuale". Che si tratti di un periodo, o della nuova realtà in Formula 1, lo scopriremo di gara in gara.