21 Set [13:12]
La diatriba Verstappen-Sainz
Antonio Caruccio
Ha destato scalpore il caso Toro Rosso. Quasi più del ritiro di Lewis Hamilton, della vittoria di Sebastian Vettel e della debacle delle Mercedes. Quando di mezzo c’è Max Verstappen, c’è sempre qualcosa di cui parlare. Il diciassettenne olandese è stato autore di un concitato colloquio con il muretto box nei giri finali di gara quando ha risposto con un secco “NO” alla richiesta della squadra di lasciar passare Carlos Sainz: “Non penso ci fosse alcuna ragione per cui avrei dovuto mollare la mia posizione dopo averla ottenuta recuperando un giro di distacco, ho meritato l’ottavo posto”, ha dichiarato l’olandese dopo la fine della gara.
Certo in tutto questo sembra che la parte del cattivo la faccia il povero Carlos Sainz, che non dimentichiamo ha avuto la sua dose di problemi con il cambio rimasto in folle alla ripartenza della prima safety-car. Nell’ultimo stint di gara Max e Carlos avevano gomme Super Soft, ma lo spagnolo godeva di un set nuovo rispetto all’usato dell’olandese, e quindi anche più fresco. Cosa che ha indotto gli ingegneri a provare a mandarlo all’attacco di Sergio Perez per conquistare più punti nel mondiale costruttori.
“Da dieci giri Max non riusciva ad avere ragione di Perez. Ero più veloce e ho pensato che potevo provarci io. Gli avrei ridato la posizione se non ce l’avessi fatta, semplicemente volevo avere la mia chance. Lui ha deciso di non darmela, adesso penso che ne dovremmo parlare, come squadra”, ha dichiarato un corretto Sainz. “Pensavamo che Carlos potesse essere più veloce a fine gara, anche se non ha avuto lo spunto per superare Max”, conclude seraficamente il team principal Franz Tost facendo finta di non sapere che Sainz non voleva rischiare uno stupido contatto con il compagno di squadra, ma solo provare a passare Perez per l'interesse della Toro Rosso.
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