17 Giu [10:21]
Le Mans - Giorno dopo la qualifica
I temi chiave classe per classe
Marco Cortesi - Photo 4
LMP1 - Dettagli critici
Affidabilità. Sembra che in questo inizio settimana, e nell’avvicinamento alla gara, un po’ tutti i costruttori abbiano dovuto far fronte a difficoltà anche gravi. I sistemi ibridi dell’Audi, i motori della Toyota, le batterie della Porsche. Ma oltre alle macro-aree, avere una competizione così tirata ha portato con sé altri tipi di errori. Un’uscita di Sarrazin, una chiave lasciata nella carrozzeria in Toyota ed altre imperfezioni. Il nervosismo è palpabile e, con due macchine in pista per tutti, anche delle minime imperfezioni potranno incidere sul risultato.
LMP2 - Tutto sui motori
I motori tengono banco in LMP2. Il Gibson monofornitore per il 2016, propulsore piuttosto datato e dalla tecnologia lontana dalle moderne tendenze, ma anche i motori IMSA che, contrariamente a quanto detto in precedenza, non saranno ammessi a Le Mans. Probabilmente, una manovra protezionistica dell’ACO per togliere carne al fuoco alla serie americana, che ora avrà meno da offrire ai costruttori. Più pratiche le noie dei team Ligier Shank ed ESM, che hanno sostituito due motori. La compagine di Michael Shank, in quanto non iscritta al WEC, pagherà 5 minuti di stop and hold alla partenza.
GTE-Pro - Malumore per le Ford GT, tempo di BOP?
In ACO non è passato inosservato l’aumento di prestazioni rispetto ai test collettivi di Ferrari e, soprattutto, Ford GT: dopo il dominio delle prime due gare, le 488 GTE si erano trovate alle spalle di Corvette e Porsche, mentre le vetture della casa americana non hanno quasi mai mostrato di poter essere in lotta per il vertice finora prima di involarsi al top in modo ultra-perentorio: secondo alcuni, le vetture del team Ganassi potrebbero addirittura scendere, volendo, sotto i 3’50” (oltre 1” sotto la pole). Ovviamente, gli avversari non hanno gradito, e si sta cercando di mediare per capire se e come riequilibrare la situazione.
GTE-Am - Gentleman più decisivi dei pro
In GTE-Am fa paura la pioggia. O meglio, fa paura anche agli altri piloti ma nella classe dedicata ai non professionisti, problematiche come una pista bagnata (o magari umida, da affrontare con le slick) possono diventare fatali. Per questo è stato importante dedicare agli “Am” da parte delle squadre la possibilità di girare in ogni tipo di condizione, a dispetto dei maggiori rischi. Meglio rischiare nelle prove che in gara. Ancora una volta, se i “pro” dei vari equipaggi sono tutti ad altissimo livello e vicini tra loro, la differenza vera, sulla durata, la faranno i gentleman.
La Battaglia di Sausset
Sono stati due gli avversari che Frederic Sausset si è messo dietro in termini di tempo sul giro, Remy Striebig ed Erik Maris, con Tracy Krohn poco lontano. Non male per uno che quasi da un giorno con l’altro si è trovato senza braccia e gambe, lottando per la sua vita dopo un banale taglio. La speranza è che il risveglio di Le Mans l’abbia (seppur molto in piccola parte) compensato per tanta ingiustizia.