Massimo CostaPer il team Prema, il 2020 è stato un anno indimenticabile, che l'ha visto segnare un record a dir poco storico. La squadra della famiglia Rosin, ha infatti conquistato i quattro campionati per monoposto ai quali ha partecipato: Formula 2, Formula 3, Formula Regional European, Formula 4 Italia. Di fatto, il percorso classico che porta alla Formula 1, ha avuto un comune denominatore nel team Prema che ha vinto sia il titolo per piloti sia quello per squadre in ognuno dei suddetti tornei.
Mick Schumacher in F2, Oscar Piastri in F3, Gianluca Petecof nella serie Regional, Gabriele Minì nella F4. Queste le quattro perle che hanno permesso alla formazione veneta di fare incetta di successi. Ma non solo, perché se in F2 e in F4 la Prema ha dovuto combattere fino all'ultimo (o quasi) con i rivali, nella F3 il titolo finale ha visto in lizza fino all'ultima gara anche il compagno di Piastri, Logan Sargeant; per un solo punto, l'americano ha perso il secondo posto in classifica generale a vantaggio di Theo Pourchaire del team ART, altrimenti sarebbe stata doppietta Prema.
Che invece, nella Regional European, ha fatto il bello e il cattivo tempo dominando totalmente la stagione, piazzando Petecof, Arthur Leclerc e Oliver Rasmussen nelle prime tre posizioni. Certo, gli iscritti in questo campionato erano pochi, ma nonostante ciò, Prema non ha mai perso la concentrazione, non ha mai sottovalutato i rivali, offrendo sempre il massimo possibile benché non vi fosse alcun dubbio che la stagione sarebbe stata segnata dal team veneto.
Come si raggiunge un simile traguardo? Come è riuscita la famiglia Rosin a trasformare la propria squadra in una vera macchina da guerra? Quelle che ci accingiamo a scrivere possono sembrare banalità, ma è la semplice realtà: programmazione, sacrifici, lavoro accurato e senza sosta, ingegneri di qualità, abili meccanici, budget adeguato. Prema è divenuta non soltanto una scuola formidabile per allevare giovani piloti, ma anche una sorta di accademia insostituibile per chi sulle monoposto ci lavora tutti i giorni.
Non si vincono quattro campionati per caso, per fortuna, per casualità. Prema domina perché è divenuta nel corso degli anni la struttura più completa in ogni reparto di cui è composta una squadra. Un lavoro che è partito da molto lontano, da quando in Prema è entrato con la propria forza economica Lawrence Stroll. Facile si dirà, con i soldi si può far di tutto, ma non è affatto così. L'arrivo del magnate canadese, ha permesso innegabilmente alla Prema di compiere un salto di qualità, ma la grande forza di Angelo Rosin, René Rosin, Grazia Troncon, Angelina Ertsou, è stata quella di saper investire con intelligenza, in maniera mirata, ogni singolo euro ricevuto. Senza mai risparmiarsi, rallentare il lavoro, incrociare le braccia per un meritato riposo.
No, in Prema non ci si siede mai sugli allori: il loro salotto di casa è divenuto il motorhome, la cucina è la tenda dove con tutto il personale si dividono colazione, pranzo e cena, gli hotel rappresentano la loro camera da letto. Sacrifici immensi sono quelli che permettono a tutti i componenti del team di mantenere questo incredibile livello di competitività. Tanti test in giro per l'Italia, per l'Europa, la Prema è sempre in movimento. E va da sé che i risultati positivi ottenuti ovunque, finiscono per portare a Grisignano di Zocco, provincia di Vicenza, i migliori piloti in circolazione, sostenuti da programmi Junior di Ferrari, Renault, Red Bull, e i piloti con maggior sostegno economico. Di conseguenza, Prema riesce a mantenere questa qualità eccelsa che l'ha portata ad essere la Mercedes delle serie propedeutiche.