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9 Ago [11:37]

L'intervista - Vincenzo Sospiri
'Auto GP ideale per i giovani piloti'

È stato uno dei primi team ad aderire al campionato Auto GP nel 2010, la stagione del debutto, e quest’anno ha fatto il proprio rientro nella serie con un obiettivo non facile: ottenere risultati dalla line-up più giovane della griglia. Stiamo parlando della Euronova che a marzo, quando il campionato è iniziato, schierava Sergey Sirotkin, solo 16 anni, mentre il suo compagno Antonio Spavone ne aveva 17. Contando sulle capacità di Vincenzo Sospiri come scopritore e coach di giovani talenti, il team è effettivamente riuscito a portare a casa ottimi risultati, con una vittoria e sei ulteriori arrivi a podio. Abbiamo chiesto allo stesso Vincenzo Sospiri di raccontarci il 2012 della Euronova.

Allora Vincenzo, come giudichi la stagione del tuo team fino ad oggi?
“Penso che la nostra stagione sia stata piuttosto buona. Lo scopo della Euronova è sempre stato quello di crescere giovani piloti, aiutarli a massimizzare il proprio talento e credo che questa stagione in Auto GP sia stata un buon esempio. Abbiamo iniziato l’anno con due piloti giovani e inesperti, Sergey Sirotkin e Antonio Spavone, ma entrambi hanno fatto un ottimo lavoro traendo il massimo dall’esperienza in Auto GP”.

Sirotkin ha battuto tutti i record di precocità del campionato. Quali erano gli obiettivi che vi eravate prefissi per lui all’inizio del campionato?
“Sergey quest’anno ha fatto un lavoro straordinario nell’Auto GP. Avevamo già lavorato con lui nel 2011, insieme abbiamo vinto la European F.Abarth e quindi sapevo quanto fosse talentuoso. Considerando questo, mi aspettavo che fosse veloce fin da subito e lui non ha deluso le aspettative. Nel corso della stagione poi, ha affinato le sue conoscenze sulla strategia di gara e su come gestire i momenti delicati della corsa, gli pneumatici, tutte cose che l’Auto GP ha dimostrato di saper insegnare molto bene a un pilota. Analogamente, Antonio è maturato moltissimo nelle gare che ha fatto con noi. Anche lui provenendo dall’Abarth ha dovuto affrontare situazioni che non gli si erano mai presentate prima, ma ha imparato molto in fretta”.

I vostri giovanissimi quest’anno hanno dovuto affrontare piloti molto più esperti. È stato positivo per loro?
“Direi proprio di sì. Il vantaggio di avere l’opportunità di correre contro piloti più esperti è che impari di più e più in fretta. Penso che quest’anno per i nostri piloti gareggiare contro avversari del calibro di Quaife-Hobbs e Van der Drift, per citarne un paio, sia stato soltanto positivo ed abbia aggiunto valore alla loro esperienza”.

Qual è stato il momento più bello della stagione per il team?
“È stata una stagione piena di bei momenti per noi. Ogni gara ci ha regalato soddisfazioni, belle lotte, momenti emozionanti. Abbiamo lavorato duro, ci siamo concentrati in modo particolare sulla strategia di gara e siamo stati sempre in grado di lottare per le posizioni di testa, fatto che di per sé rappresenta una bella soddisfazione per il team. Ovviamente la vittoria di Sergey a Valencia ha rappresentato un momento speciale per tutti”.

Sonoma è una pista del tutto nuova per i team dell’Auto GP: cosa vi aspettate dal round californiano del campionato?
“Per noi e i nostril piloti la maggior parte dei circuiti in calendario hanno rappresentato una novità. Quindi faremo come abbiamo sempre fatto, lavorando dure per raccogliere più informazioni e dati possibile nelle prove libere ed essere poi competitivi in qualifica e nelle gare, magari portando a casa un altro bel risultato”.

Oltre ad essere stato un pilota di talento e ad aver avuto successo come team manager, sei anche riconosciuto come ottimo talent scout e coach di piloti. Dicci perché oggi un giovane dovrebbe scegliere l’Auto GP.
“Perché l’Auto GP dà ai piloti la possibilità di prepararsi al meglio per il proprio futuro, richiedendo un budget decisamente competitivo se lo si paragona con gli altri campionati di prestazioni simili. La macchina è affidabile, entusiasmante da guidare e ha un motore davvero straordinario, non solo dal punto di vista della potenza. Oltre a questo, ad essere importante è il format delle gare che prevede pit-stop - e di conseguenza strategie di gara – gomme di diverse mescole, overboost, tutte cose fondamentali per la crescita di un pilota. Considerando poi che nel 2013 la vettura verrà aggiornata per essere ancora più competitiva direi che l’Auto GP è davvero un pacchetto completo per far maturare i giovani piloti”.