Long Beach, gara: incredibile Power

Marco Cortesi

È uno spettacolare Will Power il vincitore del terzo round dell'IndyCar Series a Long Beach. Il pilota del team Penske, che a causa delle penalità inflitte ai team Chevrolet aveva preso il via dodicesimo, ha trovato il giusto bilanciamento tra aggressività e risparmio di carburante, precedendo per meno di un secondo un indiavolato Simon Pagenaud. Il francese motorizzato Honda è stato il grande protagonista della fase finale, prodigandosi in un eccezionale recupero dopo l'ultima sosta. Passati Rubens Barrichello e Takuma Sato, ha ripreso Power a poche curve dalla fine, senza però riuscire nell'attacco decisivo.

La serie di penalizzazioni in griglia ha portato ad una totale varietà di strategie che ha lasciato team e piloti in bilico sino ad oltre metà gara. In pista, la bagarre è stata totale, con duelli e sorpassi continui, ma anche con qualche contatto di troppo. Da segnalare quelli che, all'ultimo giro, hanno messo KO Sato e Barrichello, favorendo il terzo posto di James Hinchcliffe.

Più indietro gli altri "top driver". Ryan Briscoe ed Helio Castroneves (giustiziere di Barrichello) hanno terminato rispettivamente settimo e tredicesimo, mentre peggio è andata agli alfieri di Ganassi. La vettura di Scott Dixon si è ammutolita nelle prime fasi mentre Dario Franchitti, colpito da dei cali del suo motore Honda in particolare nelle ripartenze, ha chiuso solo quindicesimo. Buio pesto per il plotone Lotus. Oriol Servia, miglior rappresentante, ha concluso sedicesimo.

La cronaca

Partenza
Quasi tutti i piloti di vetta partono con gomme morbide, mentre le dure sono la scelta dei "retrocessi" o di chi deve recuperare. Allo start, Newgarden tenta un attacco impossibile all'esterno di Franchitti, che si "addormenta" un po'. La pista è stretta e un leggero contatto è inevitabile. Il pilota di Sarah Fisher ha la peggio e finisce a muro. Safety Car. Alla ripartenza, Franchitti è ancora lento e blocca il gruppo, ma stavolta accanto a lui c'è Justin Wilson, che si porta al top.

dal 5° al 20° giro
Andretti entra ai box subito per mettere le gomme morbide. Al giro 10, Pagenaud passa secondo, seguito dopo 2 passaggi da Sato. Franchitti continua a perdere posizioni: si infila anche Dixon. Alle spalle ha Kimball, ma una lotta con il compagno Rahal dà respiro allo scozzese. Al giro 20, Sebastien Bourdais finishe a muro, riportando la safety car in pista.

dal 20° al 40° giro
La pit-lane si apre subito, come da nuove regole, e Wilson fa giusto in tempo a rientrare dopo l'esposizione delle bandiere gialle. Mantiene la prima piazza mentre Pagenaud, che colpisce una gomma in uscita dalla sua piazzola, viene penalizzato. Al re-start, Sato si porta al top mentre Franchitti è ancora molto lento: forse c'è qualche problema tecnico. Le vetture di testa non si sono fermate: Hunter Reay, Briscoe e Castroneves sono nella top-5. Mentre Tagliani e Viso si scontrano alla ripartenza, al giro 23 un contatto multiplo coinvolge Andretti, che tocca Rahal in frenata e vola nella via di fuga. Coinvolta anche la Legge. Anche la Dallara di Barrichello è danneggiata in una leggera toccata con Conway. L'inglese rimane anche fermo in pista.

Poco prima del re-start, Dixon resta fermo in pista mentre Takuma Sato va in pit-lane insieme ad Hunter-Reay e ad Hinchcliffe. Si riprende al giro 31, e ancora Franchitti resta "al palo" prima di toccare Briscoe. Castroneves ne approfitta per passare secondo: i primi tre devono ancora fermarsi. Spettacolo in pista con diversi sorpassi all'esterno: spettacolari Sato, Kanaan e Barrichello, che puntano tutto su un gran finale.

Al giro 34, Briscoe, Franchitti e Castroneves si fermano. Per tutti e tre sono pronte gomme morbide, e a prevalere è Castroneves, mentre il campione in carica sostituisce il muso. Pagenaud, che si è districato bene nelle precedenti fasi di corsa, riprende la testa.

dal 40° al 60° giro
Pagenaud e Wilson, primo e secondo, devono risparmiare carburante per potercela fare con due sole soste. Sato, terzo, sorride. Mike Conway si ferma avvolto da una nuvola di fumo, mentre Sato è in palla: ha passato anche Wilson e con il pit di Pagenaud va in vetta. Cambi di classifica a ripetizione: Power passa Kimball e Wilson e si porta secondo. Continuano le battaglie, con addirittura tre macchine affiancate: Viso sta bloccando la pista ad oltranza e Briscoe e Castroneves si toccano.

Si apre la "pit window" finale: iniziano quelle che per tutti saranno le ultime soste. Nell'arco di 5 passaggi si fermano Power, Sato, Hildebrand e si mette bene per il Giapponese che, risparmiando, può arrivare alla fine. Davanti a lui, Pagenaud spinge al massimo così come Power, che passa secondo.

dal 60° al 80° giro
Ora è tutto nelle mani di Pagenaud, che deve mettere abbastanza spazio tra sé e gli inseguitori da potersi permettere uno stop. Gira circa un secondo più veloce degli altri. Per Power la situazione è più difficile da interpretare. Molto bene Barrichello, che passa Wilson seguito, due giri dopo, da Hildebrand, mentre Pagenaud anticipa il suo rientro. Davanti c'è quindi Power, seguito da Sato e Barrichello. Il francese del team Schmidt torna a spingere come un indiavolato, "bevendosi" il collega brasiliano. Ce la farà a riagguantare la leadership, coi primi due costretti a guidare col piede leggero?

Finale
Arrivano gli ultimi "splash". Barrichello si ferma a -7, mentre a -6 Pagenaud passa secondo. Power perde più di un secondo al giro, ma ce la può fare: si deciderà tutto alla fine. La rincorsa è entusiasmante, ma ad averla vinta è Power. Incredibile la performance in termini di consumo dell'australiano e dei motori Chevrolet… L'ultimo giro porta anche un contatto tra Hunter-Reay e Sato, oltre ad un blocco causato all'ultima curva per una toccata rifilata da Castroneves a Barrichello.

Domenica 15 aprile 2012, gara

1 - Will Power (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 85 giri
2 - Simon Pagenaud (Dallara DW12-Honda) - Schmidt - 0"8675
3 - James Hinchcliffe (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 13"2719
4 - Tony Kanaan (Dallara DW12-Chevy) - KV - 18"1951
5 - JR Hildebrand (Dallara DW12-Chevy) - Panther - 22"9947
6 - Ryan Hunter-Reay (Dallara DW12-Chevy) - Andretti - 42"5631*
7 - Ryan Briscoe (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 1'40"1271
8 - Takuma Sato (Dallara DW12-Honda) - Rahal - 1 giro
9 - Rubens Barrichello (Dallara DW12-Chevy) - KV - 1 giro
10 - Justin Wilson (Dallara DW12-Honda) - Coyne - 1 giro
11 - James Jakes (Dallara DW12-Honda) - Coyne - 1 giro
12 - EJ Viso (Dallara DW12-Chevy) - KV - 1 giro
13 - Helio Castroneves (Dallara DW12-Chevy) - Penske - 1 giro*
14 - Ed Carpenter (Dallara DW12-Chevy) - Carpenter - 2 giri
15 - Dario Franchitti (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 3 giri
16 - Oriol Servia (Dallara DW12-Lotus) - D&R - 3 giri
17 - Sebastien Bourdais (Dallara DW12-Lotus) - Dragon - 3 giri
18 - Charlie Kimball (Dallara DW12-Honda) - Ganassi - 5 giri
19 - Katherine Legge (Dallara DW12-Lotus) - Dragon - 5 giri

Giro più veloce: Simon Pagenaud - 1'10"7424

* penalizzati per contatti evitabili

Ritirati
75° giro - Simona de Silvestro
47° giro - Alex Tagliani
42° giro - Mike Conway
28° giro - Scott Dixon
24° giro - Graham Rahal
23° giro - Marco Andretti
1° giro - Josef Newgarden